Il Campidoglio si accorge del “disastro” spiagge libere: convocato Consiglio straordinario

A metà della stagione balneare, il Comune di Roma si accorge che qualcosa non va sulle spiagge libere e convoca un Consiglio straordinario sull’argomento

spiaggia libera, sigilli canaledieci

Il Campidoglio s’è svegliato. Quando siamo giunti ormai a metà della stagione balneare, iniziata il 28 aprile, l’assemblea capitolina si accorge che c’è una questione spiagge libere irrisolta e convoca un Consiglio straordinario sul tema.

A metà della stagione balneare, il Comune di Roma si accorge che qualcosa non va sulle spiagge libere e convoca un Consiglio straordinario sull’argomento

L’appuntamento si terrà a Palazzo Senatorio, nell’Aula Giulio Cesare, martedì 11 luglio dalle ore 14:00. Non è stato ancora reso noto se è stato convocato in audizione il presidente del X Municipio, che ha ancora in carico la delega sul demanio marittimo. Certo è che le opposizioni stanno affilando le armi. A partire dal Movimento 5 Stelle. “Ci aspettiamo che, oltre ai consiglieri, anche Gualtieri venga in Aula e ci metta la faccia – dice il grillino Paolo Ferrara, vicepresidente del Consiglio comunale – Noi porteremo una proposta concreta per sbloccare la situazione e restituire al nostro territorio la dignità che merita. Ma non possiamo farlo da soli: c’è bisogno che anche i cittadini siano presenti e chiedano conto alla politica del suo operato”.

Com’è noto, le spiagge libere urbane sono ancora senza un servizio di assistenza e salvamento dei bagnanti, nonostante la ridicola ricerca tardiva anche attraverso annuncio social. Tanto che, dopo la morte di un cittadino italiano naturalizzato tedesco sulla spiaggia libera “Senape”, l’opinione pubblica ha puntato l’indice accusatorio contro l’amministrazione locale. Avviasaglie già c’erano state con il salvataggio di un ragazzino di 13 anni prima e di un altro straniero sulla spiaggia libera incustodita della ex colonia, episodi dagli effetti entrambi contenuti dai marinai del vicino chiosco “Bahia”.

PUO’ INTERESSARTI ANCHE“Spiaggia libera pericolosa”: i bagnanti anonimi chiudono l’accesso all’arenile

Che dire, poi, della situazione ai Cancelli, la spiaggia libera di Castel Porziano? Per dodici anni Municipio e Campidoglio hanno “dimenticato” di rinnovare la concessione e solo dopo la chiusura dei chioschi da parte della magistratura, avvenuta a partire da ottobre dello scorso anno, ci si è accorti della situazione. Trascinandola ben oltre l’inizio della stagione balneare, con la firma dell’atto avvenuta solo  il 23 giugno scorso. Il risultato è che, in attesa del dissequestro da parte del Tribunale, i chioschi sono ancora chiusi.

Altro esempio emblematico di malamministrazione, la vicenda di Capocotta, spiaggia libera sulla quale si è consumato un ignobile balletto tutto interno anch’esso all’amministrazione capitolina. Prima non si poteva aprire perché il Campidoglio da oltre un decennio non rimette alla libera concorrenza la gestione dei chioschi. Poi, marcia indietro, si può andare avanti un’altra stagione.

Martedì prossimo, si riuscirà finalmente a tutelare i diritti dei bagnanti? A fare chiarezza? A stabilire i tempi e i modi con i quali rendere le spiagge libere sicure, accoglienti e all’altezza di una Capitale che ambisce a diventare anche con il mare un polo turistico attrattivo?