Roma, pedone investito da un’auto: 32enne muore in ospedale

Vano il ricovero in ospedale, per il pedone non c'è stato nulla da fare

Malore al Grande Fratello
Immagine di repertorio. Canaledieci.it

Roma: un’altra morte per le strade della capitale, un altra persona investita, questa volta nel quadrante est della periferia capitolina. E ci si interroga ancora quando terminerà questa ecatombe di incidenti stradali di ogni tipo nella città Eterna, una vera piaga sociale.

Vano il ricovero in ospedale, per il pedone non c’è stato nulla da fare

In particolare a morire in questo caso è stato l’operaio Adrian Razvan Predescu un ragazzo romeno di 32 anni che nella mattinata di sabato 28 gennaio, intorno alle 7.15 è stato centrato da una macchina e dopo alcuni giorni d’agonia è spirato ieri, mercoledì 1 febbraio.

Ancora incerta l’esatta dinamica del sinistro, sul quale indagano le forze dell’ordine, a seguito dell’intervento del V Gruppo Casilino della Polizia Locale.

A colpirlo in pieno è stata una Wolkswagen guidata da un 47enne che adesso è sotto indagine, nonostante si sia subito fermato a prestare soccorso, per capire se la velocità del veicolo fosse troppo elevata e se fosse alla guida da sobrio, ovvero non da ubriaco o sotto l’effetto di stupefacenti.

Le perizie sulla salma, con l’autopsia di rito, e sul veicolo, inotre, aiuteranno a svelare altri particolari decisivi sull’accaduto.

Saranno setacciate anche le telecamere di videosorveglianza della zona.

Ricoverato al policlinico di Tor Vergata, dopo l’investimento al civico 245 di via di Tor Tre Teste, le lesioni riportate erano troppo profonde e nonostante l’intervento dei medici ed alcuni giorni trascorsi in terapia intensiva, non è stato possibile salvargli la vita.

L’uomo, che al momento del ritrovamento non aveva con sè documenti di identità, è stato pertanto dichiarato morto mercoledì e i parenti, giunti in ospedale, hanno permesso la sua identificazione, dopo essere stati chiamati dagli agenti della polizia locale.

In particolare quella dei pedoni, a Roma e nel suo hinterland, raccordo compreso, sono una categoria sempre più a rischio, vedi recentemente il caso della persona scambiata per un animale e investita sull’Aurelia in zona Montalto di Castro (leggi qui), la romana Alessia Sbal che si era fermata sulla corsia di emergenza del Gra e travolta da un mezzo pesante (leggi qui) e il 50enne investito a Cerveteri, sempre da una macchina (leggi qui), e la morte di una signora colpita sulle strisce pedonali a Roma Torre Angela (leggi qui).

Di certo non va meglio se guardiamo ai centauri, dato che anche tra i motociclisti solo guardando le ultime settimane si registra una morte sull’Ostiense, per impatto letale con altro veicolo (leggi qui) e quello di pochi giorni fa a Maccarese, dove è venuto a mancare un 42enne sbandato su via dell’Olivetello (leggi qui).

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

Investita sulle strisce, muore dopo un giorno di agonia