Ostia, follia in municipio: “Il Campidoglio compri le case di sabbia ex Armellini”

Ostia, prosegue con una mozione votata all'unanimità la follia dell'acquisizione del patrimonio immobiliare fatiscente Larex/Armellini: un'operazione vantaggiosa solo per chi vende

Cornicioni distaccatisi dalle case ex Armellini Nuova Ostia

Far acquisire al Comune il patrimonio delle ex case Armellini: questa la sostanza della mozione approvata ieri da un’aula consiliare colpita da un momento di follia collettiva nel X Municipio di Roma Capitale.

Votata all’unanimità la follia dell’acquisizione del patrimonio immobiliare fatiscente Larex/Armellini: un’operazione vantaggiosa solo per chi vende

Il X Municipio unito e concorde – fatta eccezione per i consiglieri del M5S che non hanno partecipato al voto -, nella richiesta di acquisire il patrimonio delle ex case Armellini: le palazzine Larex di Via Fasan. La notizia che ha dell’incredibile, arriva sotto le mentite spoglie di una buona nuova, e passata quasi come una “cosa fatta”, come recitava un claim coniato della ex amministrazione, in un linguaggio politichese in cui non casca più nemmeno la generazione Z.

Se non fosse stato messo nero su bianco in una nota dai toni entusiastici, ci sarebbe da pensarlo come un tragicomico scherzo. Eppure per i nostri consiglieri presenti in aula, che hanno approvato all’unanimità questo documento politico, l‘idea di acquisire con un ingente esborso di milioni di euro di denaro pubblico, delle palazzine fatiscenti, soggette a continui crolli (leggi qui), con problemi di tubazione e pericoli statici, sembra assolutamente percorribile e addirittura “risolutiva”: ci domandiamo per chi. Alla votazione non hanno partecipato

Un’impresa in perdita e solo onerosa insomma, trasformata d’emblée in un operazione populista. Quella che è stata votata infatti, è una mozione – non quindi un atto amministrativo ma un semplice documento di indirizzo politico – che chiede al Presidente del X Municipio Mario Falconi, di attivarsi nei confronti del Sindaco Gualtieri affinché venga nominata l’Agenzia delle Entrate come ente terzo per la valutazione del valore delle palazzine in questione come bene da acquistare.

Al voto, prevedibilmente, non hanno preso parte le consigliere di opposizione del M5S, Giuliana Di Pillo e Germana Paoletti, uscite dall’aula prima del voto, oltre ad Alessandro Ieva, assente dai lavori fin dalla mattina.

Di seguito quanto dichiarato nella nota di Sinistra Civica Ecologista: “Il documento votato impegna il Presidente Falconi e la Giunta Municipale ad attivarsi nei confronti del Sindaco Gualtieri e del Campidoglio per aprire rapidamente un tavolo interdipartimentale composto da Municipio X, Comune di Roma, Dipartimenti, Assessori Competenti, rappresentanze sindacali, rappresentanza dei cittadini e rappresentanti della proprietà. C’è poi la richiesta di aprire una interlocuzione con la Larex al fine di valutare, come prima ipotesi risolutiva, un percorso che porti all’acquisizione delle palazzine da parte di Roma Capitale. La mozione chiede inoltre di affidare la perizia sugli immobili in questione ad un Ente terzo, l’Agenzia delle Entrate, al fine di valutare tutto il complesso immobiliare nell’attuale condizione strutturale”.

La speranza a questo punto è quella di un ravvedimento in merito a questa iniziativa, che costerebbe decine di milioni alle casse comunali per l’acquisto di stabili dalla precaria stabilità e manutenzione, da noi ampiamente trattati (leggi qui), tali da essere noti come le “case di sabbia”.

L’acquisizione a patrimonio comunale degli oltre mille appartamenti della Larex/Armellini era stato già proposto nella commissione municipale dello scorso 8 febbraio con la soluzione di ricorrere alla cancellazione della delibera 244, inserendo il problema Larex/Armellini in un contesto più ampio che riguarda tutta Nuova Ostia con l’acquisizione a patrimonio comunale dei 1042 appartamenti di Angela Armellini (gli 84 della Larex sono di Alessandra Armellini, entrambe figlie del costruttore Renato Armellini).

Quella seduta chiedeva anche la revoca dello sfratto che sarebbe dovuto avvenire tra dieci giorni. Ma l’annoso problema irrisolto resta la sicurezza di cittadini bloccati dentro le case fatiscenti (leggi qui). Questione sulla quale è intervenuto più volte Labur:

Chi sta pensando alla sicurezza dei cittadini da anni dentro case (leggi qui) che cadono a pezzi e che, per incapacità della precedente amministrazione a guida M5S, ancora non sono state puntellate? (leggi qui). Lo sfratto delle case Larex/Armellini – proseguono – è il risultato delle sentenze del TAR (che hanno visto soccombere Roma Capitale) e della delibera di giunta capitolina n.244 del 30 settembre 2021 con cui si approva il cronoprogramma degli sfratti delle 4 palazzine Larex a cominciare dal civico n.15 di via Fasan. L’iter  – prosegue Labur – è iniziato con l’avviso di sfratto del 9 giugno 2021 con il quale la Corte di Appello di Roma (Ufficio Esecuzioni) comunicava che lo sfratto avrebbe avuto luogo il 29 luglio 2021. Poi, la delibera del 30 settembre e rinvii su rinvii” (leggi qui).

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Dietrofront: niente sfratti a Nuova Ostia, proposta acquisizione delle “case di sabbia”