Roma, rissa tra 50enni ubriachi: sigilli alla discoteca

Malamovida, la discoteca resterà sotto sigilli per 10 giorni. Le scuse dei patron del locale

La discoteca posta sotto sigilli per 10 giorni

Sigilli per una storica discoteca romana, colpa di una nottata di malamovida. Dietro al provvedimento la bravata di tre uomini che si sono presi a calci e pugni nella pista da ballo, dopo una serata alcolica.

Malamovida, la discoteca resterà sotto sigilli per 10 giorni. Le scuse dei patron del locale

A pagarne le conseguenze la storica discoteca Studio 7 di via di Grottarossa: resterà chiusa per dieci giorni.

La decisione è del questore di Roma che ha emesso un provvedimento temporaneo di sospensione della licenza al titolare del locale, in base all’articolo 100 del Testo unico di pubblica sicurezza.

La chiusura è arrivata in seguito alla scazzottata in pista del 14 aprile scorso. Quella sera, i poliziotti del commissariato Flaminio, erano intervenuti per una rissa tra tre clienti.

Un ferito in codice rosso

Uno di loro, un 52enne, era rimasto gravemente ferito ed era stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso. Nella rissa, alimentata da troppi bicchieri, erano rimasti coinvolti altri due uomini.

Tutti e tre i protagonisti della rissa sono stati identificati e denunciati dalla polizia, che ha inviato un’informativa di reato alla procura di Roma.

Parallelamente, su iniziativa del commissariato Flaminio, la divisione di polizia amministrativa ha avviato un’istruttoria al termine della quale il Questore ha emesso il provvedimento di sospensione della licenza per 10 giorni.

Ieri sera, i poliziotti hanno affisso all’ingresso del locale il cartello con la dicitura “Chiuso con provvedimento del Questore”.

Le scuse social

Sui proprio profili social la discoteca Studio 7, famosa per le serate dedicate agli over 40, si è scusata con tutta la clientela: “Purtroppo per il comportamento scellerato di tre individui, è stata disposta la chiusura temporanea del locale, dopo ben 41 anni di ineccepibile gestione. Grazie per la vostra comprensione. Ci scusiamo per il disagio”.