Roma, la Valle della Cecchignola sta sparendo. I Comitati: “Stop alla cementificazione selvaggia” (VIDEO)

In un quadrante di Roma i residenti protestano unendo le forze di associazioni e comitati per proteggere una vasta area verde dalla cementificazione selvaggia

Sulla valle della Cecchignola, a Roma, incombono le ruspe. La splendida area verde rischia di scomparire, cancellata da una superstrada a quattro corsie: il progetto di prolungamento di via Kobler.

In un quadrante di Roma i residenti protestano unendo le forze di associazioni e comitati per proteggere una vasta area verde dalla cementificazione selvaggia

Si tratta di un polmone verde di centinaia di ettari di prati e bosco: un corridoio ecologico prezioso per flora e fauna, tra i quartieri, Castello della Cecchignola, Fonte Meravigliosa, Prato Smeraldo, Colle di Mezzo e Giuliano Dalmata.

Per salvarlo sono scesi in campo cittadini, comitati e associazioni.

Bruno Cavezzali, dell’associazione “La Vigna”, lancia l’allarme per evidenziare come nella zona sia in atto un processo di cementificazione selvaggia: “Quello che è inconcepibile è che in questa area di Roma Sud ci sia questo accanimento distruttivo, un consumo di suolo incredibile. Allo stesso tempo, per dare sfogo a tutte queste nuove costruzioni, alle costruzioni nell’ambito militare, vogliono risolvere il problema andando a distruggere il Fosso della Cecchignola. Che in realtĂ  è un ecosistema dal punto di vista naturalistico incredibile, un corridoio biologico che collega il parco dell’Appia Antica con il parco dell’Acqua Acetosa”.

Intervistato da Siria Guerrieri, Fernando Reynoso, membro della ComunitĂ  Valle del Fosso della Cecchignola, spiega come proteggere questo corridoio biologico sia vitale per gli equilibri del quartiere e dell’ecosistema: “Questo corridoio per noi è Fondamentale. Noi la consideriamo una cosa molto preziosa, una gemma, uno smeraldo verde nella cittĂ  consolidata. Ma lo dobbiamo salvare, perchĂ© garantisce appunto la sopravvivenza e la percorribilitĂ  a tutta la fauna e la flora”.

“La fauna – sottolinea Reynoso – come l’istrice, la volpe, è un elemento prezioso. Noi non siamo per conservare l’ambiente e non dare nessuna soluzione alla cittĂ : noi pensiamo che la cittĂ  debba avere le sue soluzioni, ma nel 2024 la Tecnologia, l’urbanistica, la mobilitĂ , hanno una capacitĂ  di evoluzione tale in grado di gestire e di assorbire il flusso di traffico dovuto alla scellerata costruzione di edifici”.

Inoltre mantenere com’è la zona del fosso aiuta a regalare stabilitĂ  anche in caso di forti piogge, come spiega Paolo Casale, del Comitato per la salvaguardia della Cecchignola: “Si parla tanto di riforestazione, si parla tanto di cambiamenti climatici: io dico solamente che in caso di bombe d’acqua, in caso di alluvioni, il fosso è fondamentale come drenaggio”.

La Valle del Fosso della Cecchignola è dunque un’area da salvaguardare così come è, sottolineano i residenti: “Qui mancano scuole, servizi: è vero sì che si stanno creando nuovi quartieri, però tutto questo non giustifica il fatto di dover fare uno scempio della Natura”, conclude Antonella Ottaviano, dell’associazione Cecchignola Vivibile.

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Servizio TG di Siria Guerrieri