Paura e delirio di fuoco all’alba di questa domenica, poco prima delle 5 di mattina a Roma con quattro macchine devastate da un incendio. Il rogo, esploso in via Taro, in zona Trieste-Salario, vicinissimo a villa Ada, è stato spento grazie alla segnalazione di alcuni residenti che hanno chiamato terrorizzati il 112.
Intervento poco prima delle 5 di domenica da parte dei pompieri, le forze dell’ordine cercano di capire se si tratti di un rogo di origine dolosa
Intervenuti sul posto i vigili del fuoco che hanno provveduto ad estinguere le fiamme.
Ad andare a fuoco sono state una Smart, una Renault Clio, una Fiat Punto ed una Lancia Musa.
Presenti sul posto anche diverse volanti della polizia che hanno prontamente contattato i proprietari delle macchine distrutte, che hanno affermato di non essere mai stati minacciati.
Per adesso, con le indagini che sono ancora in corso, non sono stati trovati inneschi o indizi che lascino pensare ad un incendio doloso.
Due giorni fa, il 25 novembre, vi avevamo dato notizia di un altro grave incendio verificatosi all’interno dell’ospedale San Camillo (leggi qui)
In quel caso un paziente è rimasto ustionato in sala operatoria a causa di un principio di incendio divampato nel corso di un delicato intervento. Tutto è avvenuto all’interno di una delle sale del blocco operatorio cardiovascolare del nosocomio romano, durante l’intervento cardiochirurgico.
Il paziente è stato spostato subito nella sala operatoria adiacente dove l’intervento chirurgico è stato portato a termine mentre nella prima venivano spente le fiamme.
In seguito all’incidente il paziente ha riportato lesioni cutanee da calore, ossia delle ustioni, di cui ora si stanno occupando altri specialisti.
La direzione sanitaria ha incontrato i familiari del paziente per informarli dell’accaduto.
Su questo incendio è in corso un’inchiesta disposta interna al fine di individuare le cause dell’incidente. Lo ha reso noto l’ospedale San Camillo.
In una nota l’ospedale ha fatto sapere anche che la “funzionalità del blocco operatorio cardiovascolare è stata ripristinata”.
La direzione dell’azienda ospedaliera ha anche ringraziato “tutti i professionisti che sono intervenuti tempestivamente per evitare ulteriori conseguenze”.
In precedenza, il 20 novembre, un incendio questa volta di probabilissima matrice dolosa (leggi qui) era esploso a Roma, zona Castel Giubileo: ad andare a fuoco sono stati un capanno e delle baracche dove da un paio di anni vivevano quattro adulti e altrettanti bambini di origine romena. Tutto è avvenuto poco dopo le cinque del pomeriggio, quando qualcuno ha gettato benzina sul capanno costruito sotto la pista ciclabile.
canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link e digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.
NEWS IN AGGIORNAMENTO
San Camillo, scoppia un incendio in sala operatoria: paziente ustionato