Moto lanciate a tutta velocità, piroette e sgommate. Un raduno di moto in onore del trapper romano Alex Sayanbull è finito sotto la lente della polizia oggi a Tor Carbone.
Sui social il trapper aveva chiamato all’adunata i suoi follower: ne sono arrivati a decine
Sui suoi social – Alex Refice, trapper romano noto come Sayanbull – aveva chiamato all’adunata i follower per qualche acrobazia in moto da filmare per il suo nuovo video.
L’appuntamento per il primo pomeriggio di oggi, in via Accademia Peloritana, zona Tor Carbone, è stata un successo. Decine di follower sono arrivati in moto per girare le scene. E con loro decine di poliziotti, in borghese e non.
Le accelerate e sgommate del gruppo di motociclisti hanno richiamato l’attenzione di alcuni poliziotti che poi hanno convocato a supporto i colleghi di un paio di commissariati (Tor Carbone e Colombo), di un paio di distaccamenti della polizia stradale e dei caschi bianchi della Polizia Locale di Roma Capitale.
Il video clip si è chiuso con un maxi controllo. In tutto sono state identificate 36 persone, le stesse immortalate nel video diffuso dal trapper sul suo Instagram, con i volti nascosti da passamontagna e intenti in impennate e manovre piuttosto rischiose.
Le posizioni dei giovani controllati saranno presto al vaglio della magistratura. Sedici invece le moto controllate, anche queste sottoposte a verifiche.
Sono scattati due provvedimenti amministrativi per assicurazioni scadute. A un motociclista invece è stata sospesa la patente.
Il trapper, ringraziamento con insulto social
La polizia ha disposto accertamenti anche su sette moto prese a campione per accertare se modificate in maniera illegale per aumentare la potenza.
A fine giornata il rapper Sayanbull si è mostrato comunque soddisfatto su Instagram: “Ringrazio tutte le persone che sono venute per il nostro video con le moto. Ma purtroppo la polizia era a conoscenza di questo video. Addirittura c’era una guardia in borghese in mezzo a noi e non ce ne siamo accorti. Però il video lo abbiamo fatto uguale. Stamo ar top. Uno a zero per noi, m…“.
Il trapper romano dai 110 mila follower
Il trapper, felice di essere nato a Tor Marancia come annuncia sui social (110mila i seguaci su Instagram) è molto conosciuto a Roma. Anche per alcune su bravate.
Come quella dell’irruzione in uno studio di registrazione per aggredire dei trapper rivali tra cui Gallagher.
