Mutande rosse, lenticchie, chicchi d’uva: così a Capodanno si scatena la scaramanzia

Paese che vai, usanza che trovi: un assaggio di cosa si fa a Capodanno per augurarsi un futuro migliore

Capodanno in rosso

A Capodanno ogni tradizione vale. Purchè porti un nuovo anno più prosperoso e fortunato. E’ così, tra intimo rosso, chicchi d’uva, lenticchie, abiti bianchi e fuochi d’artificio, la scaramanzia la fa da padrona.

Paese che vai, usanza che trovi: un assaggio di cosa si fa a Capodanno per augurarsi un futuro migliore

Le diversità e le differenti tradizioni culturali per ogni latitudine del mondo possono essere riscontrate come non mai nella notte di San Silvestro. Ebbene sì, a Capodanno non si lascia spazio soltanto a lenticchie e fuochi d’artificio, ma a veri rituali portafortuna sparsi per tutto il globo che, nonostante le distanze, spesso sono simili per qualche verso.

Tra questi, il 12 è il numero che riecheggia in molte culture ed è infatti uno dei numeri fortunati più popolari. In paesi come Spagna, Costa Rica e Venezuela è considerato un inno alla fortuna mangiare dodici acini d’uva, ingeriti precisamente nei dodici secondi prima di mezzanotte, che stanno a significare i dodici mesi dell’anno. Anche a Caracas torna il dodici, infatti allo scoccare del nuovo anno le campane della cattedrale suonano dodici volte. Nelle Filippine invece sul tavolo ripongono dodici frutti con una forma circolare che simboleggiano monete e prosperità.

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Fuochi d’artificio a Dubai

Tornando in Europa in diversi paesi è una consuetudine indossare la biancheria rossa come buon auspicio. Si dice che sia un’usanza risalente addirittura al 31 a.C, ai tempi dell’imperatore Ottaviano Augusto, epoca nella quale durante il capodanno romano uomini e donne portavano qualcosa di rosso. Colore che stava a invocare l’amore, il potere e la fertilità. Così come abiti e accessori rossi, non possono mancare la notte di San Silvestro le lenticchie a tavola, poichè sono simbolicamente legate al reddito. Anche questa usanza pare che risalga all’epoca romana, in cui all’inizio del nuovo anno si appendeva alla cintura un sacchetto di lenticchie che stavano a richiamare il collegamento con il denaro.

Non in tutti i paesi però il rosso è il colore principale, infatti la magia che avviene in Brasile è vedere tutte le persone in spiaggia festeggiare il capodanno vestite completamente di bianco. Sulla spiaggia di Rio a Copacabana si arriva a festeggiare con più di due milioni di persone in candidi completi color panna.

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La Junkanoo Parade di Nassau

Ovviamente gli spettacoli con i fuochi d’artificio fanno parte della tradizione globale. I luoghi più speciali e più rinomati per ammirarli sono Dubai, Sidney, New York e Singapore.

Proprio a Singapore, esiste un’usanza nella quale si inseriscono dentro delle sfere dei desideri scritti a mano, che poi vengono tutti fatti galleggiare sull’acqua di Marina Bay.

Tra le usanze meno “etiche” in Italia c’è senz’altro quella di lanciare dalle finestre oggetti di vario tipo di cui non si ha più bisogno, pratica che è  vietata per il pericolo di colpire i passanti. Un costume simile resiste in Danimarca, in quelle latitudini si usa lanciare piatti e bicchieri usati contro la porta di parenti o amici per tenere lontano gli spiriti maligni.

Tra i riti che riecheggiano a Capodanno nei diversi paesi del mondo vi è quello di tuffarsi in acqua allo scoccare della mezzanotte, anche nei luoghi molto freddi. Per esempio in Olanda dal 1965 è ormai una tradizione che migliaia di persone si ritrovano a Scheveningen per buttarsi nel mare del Nord e che, dopo la gelida nuotata, le persone che si sono gettate si vanno a riscaldare sulla spiaggia sorseggiando la cioccolata calda e mangiando una zuppa di piselli.

Anche nella fredda New York, a Coney Island la Polar Bear Club’s Swim per Capodanno raggruppa migliaia di intrepidi da tutto il globo per immergersi nell’oceano. A Roma, al suono del cannone di mezzogiorno dal Gianicolo, è tradizionale il tuffo da Ponte Cavour nel Tevere del Mr Okay di turno (leggi qui). E il 1° gennaio centinaia di temerari si gettano in mare a Ostia, Anzio e Nettuno.

Anche la musica in molti paesi diviene protagonista dei festeggiamenti, soprattutto nei paesi caraibici, nei quali vengono organizzate diverse parate musicali. A Nassau il 1º gennaio dalle 2 del mattino fino alle nove nella Junkanoo Parade migliaia di persone sfilano con i carri per la città.

In Messico invece le persone in strada a capodanno scendono a sfilare con una valigia vuota, segno di un anno prospero di nuovi viaggi.

Insomma, per ogni paese ci sono tradizioni e costumi diversi, ma senz’altro siamo tutti accomunati dalla voglia di festeggiare insieme alle persone a noi più care augurandoci un nuovo anno pieno di gioie ed emozioni.

Giulia Romana De Rossi

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