Ostia, violazione delle norme anti-covid: chiusa la discoteca del Village

Il caso della discoteca del Village chiusa per cinque giorni: se a infrangere le regole è un'agenzia della Giustizia italiana

village

Ostia: controlli dei carabinieri all’interno della discoteca del Village sul Lungomare Paolo Toscanelli. Gli ispettori hanno documentato le violazioni alle norme anti assembramento e la mancanza di alcune autorizzazioni. Disposto l’immediata chiusura del locale che non potrà esercitare la sua attività per cinque giorni.

Discoteca del Village chiusa per cinque giorni: contestata la violazione delle norme anti-covid.

Proseguono i controlli dei carabinieri di Ostia e della Polizia Locale nelle zone della movida di Ostia. Sotto osservazione questa notte, sabato 4 settembre, verso l’una, la discoteca dello stabilimento Village sul Lungomare Paolo Toscanelli, a Ostia dove circa 400 persone stavano ballando con esecuzioni musicali con postazione dj.

village chiuso

Nel corso dei controlli gli ispettori hanno documentato violazioni alle norme anti-covid e l’assenza di alcune autorizzazioni.

Per questo motivo  è stata disposta l’immediata chiusura del locale che non potrà esercitare la sua attività per cinque giorni.

village carabinieri e polizia locale
Carabinieri e Polizia Locale di Roma Capitale davanti allo stabilimento Village

Uno dei titolari della società, affidataria dell’attività di somministrazione presso il suddetto stabilimento, è stato denunciato in stato di libertà, per violazione degli articoli 68-80 Tulps “esercizio di attività di pubblico intrattenimento e spettacolo in assenza delle autorizzazioni”.

Allo stesso rappresentante legale della società è stata contestata la violazione amministrativa per la somministrazione di alimenti e bevande in assenza della prescritta autorizzazione. In totale sono state elevate sanzioni amministrative per complessivi 6.800 euro.

Si tratta della quarta chiusura di un locale da ballo di Ostia nel quale sono stati sorpresi i frequentatori a danzare e senza rispettare le norme anti-covid.

Solo lo scorso fine settimana, nella notte tra sabato e domenica 29 agosto, era toccato al Tibidabo Village. (leggi qui)

Stessa sorte per la discoteca del Kursaal chiuso lo scorso 21 agosto. Anche in quel caso erano state documentate violazioni alle norme anti-covid e al testo unico delle leggi di pubblica sicurezza Tulps. In particolare, erano risultate presenti al suo interno circa 2500 persone anche se il conta persone ne segnalava solo 230. (Leggi qui). A Ostia nella rete delle sanzioni anche la discoteca dello Shilling (leggi qui).

La gravità della sanzione

Diversamente dalle altre discoteche chiuse, il caso del Village (che durante la stagione 2021 ha denominato la sua discoteca Pata Zum) è clamoroso perchè il concessionario non è un privato ma lo Stato. Anzi, una sua rappresentanza che dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto e operare nel pieno della legalità: l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità. Com’è noto la concessione del Village è stata confiscata a società ricondotte dal Tribunale alla famiglia Fasciani. Da diversi anni il bene viene gestito da amministratori giudiziari che dovrebbero vigilare attentamente sul rispetto delle norme e dei regolamenti della pubblica amministrazione. Prima della chiusura disposta stanotte, la discoteca del Village era già stata sanzionata dalle forze dell’ordine. Chi non ha vigilato perchè quelle contravvenzioni si reiterassero fino all’ordinanza di sospensione dell’attività?

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link e digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

Fiumicino, chiuso il locale “Salsedine”: trovate a ballare cento persone