Pfizer seconda dose a 35 giorni: “Mancano i vaccini”. Valanga di proteste (VIDEO)

L’assessore alla Salute Alessio D’Amato spiega il perché del provvedimento sul vaccino Pfizer. Rabbia dei pazienti sui social

Vaccini Pfizer esauriti. E per questo posticipando la seconda dose a 35 giorni (contro i 21 di prima) si recuperano 100mila somministrazioni nella sola seconda metà del mese di maggio. Ma i pazienti sono infuriati.

L’assessore alla Salute Alessio D’Amato spiega il perché del provvedimento sul vaccino Pfizer. Rabbia dei pazienti sui social

La decisione assunta ieri dalla Regione Lazio (leggi qui) di posticipare a 35 giorni la seconda dose del vaccino Pfizer, nel rispetto delle indicazioni del comitato scientifico inizialmente smentito proprio dalla Pisana (leggi qui), è spiegata dallo stesso assessore alla Salute, Alessio D’Amato.

La spiegazione dell’assessore

«C’è stata una rincorsa ai farmaci Pfizer e sono andati esauriti. Per questo abbiamo posticipato, come consigliato dal Comitato tecnico scientifico, la seconda dose a 35 giorni. In modo da recuperare 100mila slot per la prima somministrazione». Lo spiega in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. La possibilità di scegliere, aggiunge, «va data e garantita. Non si può obbligare a fare un solo tipo di vaccino». «Noi da sempre mettiamo a disposizione tutti i vaccini che abbiamo, lasciando libertà di scelta, secondo le disponibilità – sottolinea – La parola ultima spetta comunque al medico durante l’anamnesi. Ma è inutile tenerli nei frigoriferi». «Con un numero maggiore di forniture Pfizer – prosegue – Da giugno avremo il 30% di dosi in più». E sull’ipotesi che questo sia un modo per smaltire AstraZeneca, D’Amato precisa: «Un’insinuazione errata perché tra quelle che abbiamo e quelle che arriveranno entro maggio abbiamo giusto le dosi per coprire i richiami AstraZeneca di 160mila tra operatori delle forze dell’ordine e personale scolastico»

La reazione dei pazienti

Sui social si è abbattuta una pioggia di critiche contro la Regione Lazio e si è ridato vigore alle polemiche no-vax.

Il primo a contestare è il nostro polemista, Maurizio Contigiani con la lettera aperta che pubblichiamo qui in versione integrale. “68  anni io 65 mia moglie, finalmente eravamo arrivati al vaccino, io il 7 maggio, lei il 15 dopo aver atteso un mese e mezzo da quella prenotazione costata due ore di tentativi dalla mezzanotte fino alle due del primo giorno utile per la nostra fascia di età – scrive Contigiani – Dopo i lockdown, le restrizioni, i tamponi, le quarantene, le mascherine ovunque, ci sembrava di aver raggiunto un po di pace e, in funzione della certezza di quelle date tanto desiderate, ci siamo permessi finalmente di organizzarci una settimana di vacanza accuratamente selezionata in funzione di quel passaporto vaccinale tanto pubblicizzato per far ripartire il turismo. La EFFICIENTISSIMA  Regione Lazio, a voce di quel suo assessore alla sanità che fino a ieri diceva di infischiarsene della “raccomandazione” del CTS, lasciando il richiamo Pfizer alle vere indicazione del bugiardino, si rimangia tutto spostando di due settimane la seconda dose.

Le nostre date sono state cambiate arbitrariamente in corso d’opera, io non posso modificare il richiamo e sarò costretto a non fare la seconda con le conseguenze del caso, mia moglie dovrà disdire il tutto  senza sapere quando potrà rifare il vaccino rinunciando a quel traguardo tanto desiderato

Non so quante primavere avremo ancora da vivere ma questa sicuramente ce l’ha rovinata l’arroganza di un potere che non tiene conto di niente fuorché dei numeri , dei risultati, della propaganda che fanno fare bella figura alla politica infischiandosene della gente che è arrivata alla frutta, moralmente ed economicamente”.

Sulla pagina facebook Salute Lazio, il post nel quale si comunica la decisione di allungare i tempi tra prima e seconda dose ha circa quattromila commenti. E sono tutti contrari. Angela riprende un’agenzia del 2 gennaio: “Fauci, contrari a ritardare 2/a dose vaccino come Gb. Virologo Usa, copertura al 95% solo con pausa 3-4 settimane”. Danilo: “Ennesima dimostrazione di incapacità di gestione. Ci state trattando come bestie, ma in effetti ci avete sempre definito GREGGE. “. Mimi: “Vacanze feste tutto rinviato perché la regione cambia idea tutti i giorni”. Gimmy: “Io metto l’avvocato: ma state scherzando allora non facciamo il vaccino abbiamo prenotato impegni, viaggi pagati e ora ci modificate le date, non potete fare come vi pare”. Pietro: “Chi fa chemioterapia per esempio ha prenotato in base al calendario della terapia… In questo modo si perde l’efficacia del vaccino”.

La sensazione è che ci sia anche un crollo di credibilità verso l’assessore che si era distinto in meglio tra i suoi omologhi delle altre regioni (leggi qui).

redazione@canaledieci.it

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