Le condizioni in cui versa la via Ostiense, specificatamente nel tratto tra Cineland e il semaforo di via di Castelfusano, sono tanto disastrose da mettere in pericolo la vita degli automobilisti. I conducenti, per evitare le buche, sono costretti a fare continue invasioni della corsia opposta con il rischio di drammatici frontali.
Appello degli automobilisti per il rifacimento dell’asfalto su via Ostiense: “Condizioni disastrose, è pericolosa”
L’appello arriva da un nostro lettore, al culmine di un mese di proteste. La chiusura di via dei Romagnoli (leggi qui) con le conseguenti ripercussioni sul traffico del quadrante (leggi qui) hanno portato alla luce con maggior forza lo stato pietoso del piano asfaltato della via Ostiense.
In entrambi i sensi di marcia, nel tratto compreso tra la casa cantoniera e il semaforo di Ostia Antica, la strada è sconnessa, l’asfalto è crepato e si è formata una miriade di buche.
“Non so di chi sia la competenza della via Ostiense nel tratto che da Cineland arriva al semaforo di Ostia Antica – ci scrive Mario R. – Sta di fatto che percorrere questa strada è diventato altamente pericoloso. Il motivo risiede nel fatto che nel senso di marcia verso Roma, il fondo stradale è talmente rovinato, proprio all’altezza delle ruote di destra, che per evitare di danneggiare le sospensioni si è costretti a percorrerla tenendosi spostati verso il centro della strada”.
“Le vetture che invece percorrono il senso opposto (quindi verso Ostia) – prosegue Mario R. – sono costrette anche loro a spostarsi verso il centro della strada a causa dei rami delle piante che in alcuni tratti invadono la sede stradale. E’ chiaro che tutto ciò può dare origine a collisioni tra auto. Al fine di scongiurare eventuali incidenti (provate a immaginare che caos si creerebbe se ciò dovesse accadere dal momento che è molto trafficata) si chiede pertanto un rapido intervento per la sua messa in sicurezza, grazie”.
Indifferenti agli incidenti
Il tratto in questione della via Ostiense è di competenza del Comune di Roma e, per sua emanazione, del X Municipio. Purtroppo lo stato in cui versa la via Ostiense non è di oggi. Quella strada è stata teatro di incidenti, anche gravissimi, che, a giudicare dalle condizioni in cui continua a versare, non sembrano aver scalfito l’impegno dell’amministrazione. Salvo che non ci sia stato il rischio che qualcuno, all’interno della macchina burocratica, potesse pagare direttamente per quel degrado non adeguatamente contrastato.
E’ il caso della morte di Elena Aubry. Il 7 maggio 2018, all’altezza di Cineland, la 25enne motociclista romana, era stata disarcionata dalla sella della moto a causa del manto sconnesso. Per la Procura lo stato dell’asfalto sarebbe stato all’origine dell’incidente (tre funzionari del Comune di Roma sono stati rinviati a giudizio) e infatti, nel 2020 l’amministrazione ha fatto ricostruire la sede stradale. Fermando i lavori, però, dove proprio oggi riesplode la protesta per le condizioni in cui versa la via Ostiense.
L’anno dopo, lungo il pezzo di strada più ammalorato, esattamente il 29 aprile 2019 un ubriaco invase la corsia di marcia opposta e spense la vita di Roberto Ribeca, 71 anni, pensionato, ex presidente della Circoscrizione agli inizi degli anni Ottanta. Il conducente responsabile dell’omicidio guidava ubriaco, lo specifichiamo, ma i familiari di Roberto Ribeca ribadirono l’urgenza di rimettere in sicurezza quel tratto di strada. Un appello, ahinoi, che resta tuttora inascoltato.
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