Fino al 13 ottobre i pescherecci del Litorale Laziale non potranno lavorare. È scattato, infatti, il fermo biologico del Ministero delle politiche agricole per il ripopolamento del mare.
Fermo della pesca sulla Costa Laziale
Lungo la costa tirrenica del Lazio è scattato il fermo pesca imposto dal Ministero delle politiche agricole per il ripopolamento del mare. Da Gaeta a Civitavecchia, passando per Fiumicino, i pescherecci resteranno bloccati fino al 13 ottobre. La notizia ha suscitato qualche malumore, anche alla luce dell’emergenza sanitaria.
«Se il lockdown ha favorito il consumo di surgelati, che in nove casi su dieci arrivano dall’estero – ha sottolineato Impresapesca Coldiretti – lo stop aumenta ulteriormente il rischio di trovare prodotti stranieri sulle tavole di case e ristoranti.»
«Come ribadito anche gli altri anni – aggiunge Gennario Del Prete, presidente della Cooperativa Pesca Romana – il fermo adesso è inutile, perché tra settembre e ottobre non si riproduce alcuna specie ittica.
Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, che ha dichiarato: «per non cadere in inganni pericolosi per la salute, occorre garantire la trasparenza dell’informazione ai consumatori, estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine anche ai menù dei ristoranti, con una vera e propria ‘carta del pesce’. Passi in avanti sono stati fatti sull’etichettatura nei banchi vendita, ma ora devono essere accompagnati dall’indicazione della data in cui il prodotto è stato pescato.»
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