Il Campidoglio riattiva il Tmb1, l’impianto di trattamento meccanico biologico per i rifiuti indifferenziati non rimasto coinvolto nel rogo di mercoledì a Malagrotta che ha invece distrutto il Tmb2.
Il Tmb riattivato è quello denominato 1, il Tmb2 è andato distrutto nel rogo di mercoledì
Per il sindaco di Roma Roberto Gualtieri occorreranno ora sette giorni per recuperare tutto l’arretrato, ossia le tonnellate di rifiuti rimaste sui marciapiedi di Roma dopo il rogo. Nonostante l’ordinanza firmata dal sindaco per usare i siti Ama di Ponte Malnome e di via dei Romagnoli ad Acilia sulle strade di Roma erano rimaste fino a 2.500 tonnellate di rifiuti (leggi qui).
Il Tmb1 è stato riattivato nella serata di ieri, domenica 19 giugno, e per l’occasione Gualtieri ha visitato l’impianto. La ripresa delle attività, nell’impianto che non è stato interessato dalle fiamme, “consentirà di uscire da questa situazione critica” sulla raccolta dei rifiuti “che oggi ha toccato il suo picco e potrà essere riassorbita nel corso di una settimana”, ha detto Gualtieri.
“La raccolta migliorerà subito e contiamo in sette giorni di riassorbire tutto l’arretrato che si è accumulato in questi giorni difficili”, ha aggiunto.
Il sindaco ha poi firmato contestualmente, proprio a Malagrotta, la nuova ordinanza annunciata, la quale “consente la ripartenza dei centri estivi e per l’infanzia nel perimetro intorno a Malagrotta interessato da ordinanze più restrittive. Lo abbiamo fatto – ha spiegato Gualtieri – perché i dati dell’Arpa Lazio e delle Asl sul monitoraggio dell’aria sono positivi e ci sono tutte le condizioni per ripartire in sicurezza”.
La nuova ordinanza prende atto del documento di aggiornamento di Arpa Lazio del 18 giugno 2022 sulla qualità dell’aria conseguente all’evento, e della conseguente nota della Asl Roma 3.
Alla luce dei dati più recenti, fino a nuova valutazione dell’Asl Roma 3, riferibile all’esito dei prossimi monitoraggi di Arpa Lazio, l’ordinanza dispone il mantenimento solo di alcune delle misure precauzionali adottate con le precedenti ordinanze, recependo le indicazioni dell’Asl Roma 3.
Ecco i divieti che permangono
In particolare, l’ordinanza prevede, per un periodo non superiore a 72 ore, per un raggio di 6 km dal luogo dell’incendio e comunque limitatamente al territorio di Roma Capitale: il divieto di consumo degli alimenti di origine vegetale prodotti nell’area individuata e il divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile nell’area individuata.
Riaperte le attività ricreative
Per quanto riguarda il territorio di Roma Capitale, viene quindi meno la sospensione delle attività educativo-didattiche e della attività ludico ricreative e sportive dei servizi educativi e dell’infanzia, compresi i centri estivi, pubblici e privati, nel perimetro individuato dalle precedenti ordinanze.
Inoltre, sempre in virtù dei dati Arpa, per lo stesso territorio di Roma Capitale e per il perimetro delle precedenti ordinanze vengono meno anche le precedenti raccomandazioni relative alle attività all’aperto e quelle relative alla chiusura delle finestre.
A Fiumicino scuole chiuse
Più difficile la situazione a Fiumicino dove è stata rilevata una concentrazione di diossine tre volte superiore ai limiti fissati dall’Oms a seguito del rogo a Malagrotta. Il sindaco Esterino Montino l’altra sera ha emesso una nuova ordinanza che dispone la chiusura delle scuole fino a domani (leggi qui).
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Incendio al Tmb: allarme diossina a Fiumicino, scuole chiuse fino a martedì