Il comandante Gen. di Corpo d’Armata Aldo Iacobelli ai carabinieri di Ostia: “Ascoltare i bisogni della comunità”

Il Generale Iacobelli ha incontrato i carabinieri di Ostia e diversi militari provenienti da altre Compagnie

Generale Iacobelli vista caserma via Zambrini

Il Generale di Corpo d’Armata Aldo Iacobelli, Comandante Interregionale “Podgora”, si è recato nella mattina di oggi, venerdì 31 gennaio, dai Carabinieri del Gruppo di Ostia in via Zambrini. Durante le visita ha incontrato il comandante del Gruppo, Tenente Colonnello Stefano Tosi, ma anche una vasta rappresentanza di militari in arrivo da altre caserme.

Il Generale Iacobelli ha incontrato i carabinieri di Ostia e diversi militari provenienti da altre Compagnie

Una visita, quella del Generale Iacobelli alla caserma di via Zambrini a Ostia, che ha permesso l’incontro con molti ufficiali, sottufficiali e carabinieri, oltre che della stesse sede di via Zambrini e di Ostia, anche di altri militari operativi presso le Compagnie di Bracciano, Cassia, Civitavecchia, Monterotondo, Aeroporti di Roma.

Nel suo discorso in riferimento alla Compagnia di Ostia ha ricordato, con gratitudine, l’impegno, il coraggio e la professionalità profusi dai carabinieri nel loro lavoro, volto alla tutela dei beni, degli interessi collettivi e della sicurezza della popolazione. Una sfida che va in scena quotidianamente.

Il Generale Iacobelli ha incontrato i carabinieri di Ostia e diversi militari provenienti da altre Compagnie

Poi ha ricordato l’importanza dei carabinieri nella provincia di Roma. In molti casi i militari rappresentano l’unica forza di polizia presente diventando non solo un presidio di legalità, ma anche un luogo di ascolto e di accoglienza per tutti.

Quindi l’invito ai carabinieri, da parte del generale, per “mantenere la pacifica convivenza civile, a proteggere i cittadini e a garantire la sicurezza del Paese attraverso quelle azioni giuste che costituiscono la principale ragione del consenso degli italiani verso un’istituzione composta da uomini e donne la cui cifra distintiva risiede nella formazione etica, nella qualificazione professionale, nell’umanità del tratto, nella capacità di ascoltare i bisogni più intimi delle comunità, a partire dai più deboli. Un impegno costante fondato sul rispetto di tutti, sulla correttezza e la compostezza dei gesti e delle parole, sulla coesione e sulla capacità adattiva”.