Ragno violino, come riconoscerlo e cosa fare se si viene morsi

Il Loxosceles rufescens è detto comunemente ragno violino per via di una caratteristica macchia presente sul corpo che ricorda lo strumento musicale. Facciamo luce sulla reale pericolosità di questo aracnide

Potrebbe essere stato il morso di un ragno violino ad aver provocato la morte per shock anafilattico del commerciante greco di 58 anni a Sabaudia in provincia di Latina. L’uomo avrebbe raccontato ai colleghi di essere entrato in contatto con un ragno mentre si trovava in aperta campagna, accusando poi un generale malessere e un forte prurito localizzato.

Il tragico epilogo di questa vicenda ha riportato sotto i riflettori la “cattiva fama” del ragno violino destando nell’opinione pubblica una rinnovata preoccupazione in merito alla pericolosità del piccolo aracnide

Il ragno violino, dal nome scientifico di Loxosceles rufescens (identificato nel 1820), è un ragno appartenente alla famiglia dei Sicaridi. È nativo dell’area mediterranea, diffuso in tutta l’Europa meridionale, soprattutto nella penisola iberica, in Francia, in Italia, in Croazia, in Grecia e in Turchia. Il ragno violino è una specie autoctona che si è originata ed evoluta nel territorio in cui si trova. In ambiente selvatico, predilige luoghi caldi e asciutti trovando dimora sotto sassi o nelle crepe delle rocce. In Italia è presente da nord a sud, isole comprese, sia in natura che nelle zone più urbanizzate.

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Esemplare di ragno violino fotografato a Losar de la Vera (Estremadura, Spagna). Licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale. Autore: Luis Fernández García. Fonte: Wikimedia.

Il ragno violino si è adattato a vivere anche negli ambienti urbani e domestici. È un animale timido, schivo e notturno che di giorno, nelle nostre abitazioni, può rimanere nascosto nelle crepe dei muri, dietro ai battiscopa, ai mobili, ai quadri, rintanato tra scatole o materiali vari, con particolare preferenza per quelli tessili (guanti, biancheria e calzature), nei ripostigli o in ambienti della casa poco frequentati quali scantinati, bagni e solai. Con l’oscurità il ragno violino è in movimento, sempre nei dintorni della sua tana, impegnato in attività di caccia. A differenza della maggior parte degli altri ragni, il Loxosceles rufescens non utilizza la sua ragnatela per catturare le prede, preferendo cercare altrove il proprio nutrimento, costituito prevalentemente di piccoli insetti e altri ragni.

Il ragno violino, detto anche ragno eremita, è un aracnide di piccole dimensioni che non supera i 9 millimetri. Con le zampe raggiunge al massimo i 4 o 5 centimetri. Di colore marrone chiaro o giallastro uniforme, ha una macchia scura sul prosoma che ricorda vagamente la forma di un violino. Ha sei occhi disposti in tre coppie. Il ragno violino è di natura non aggressiva. In caso di incontro con l’uomo preferisce darsi alla fuga. Il morso del ragno violino pertanto non è così frequente ma si verifica quando l’animale agisce per difesa in caso di contatto accidentale e inevitabile. In ambiente domestico potrebbe ad esempio verificarsi quando si fruga tra vecchie scatole accantonante in soffitta o perché un ragno violino si è rintanato tra la biancheria.

In ogni caso il ragno violino è una tra le specie di ragno presenti in Italia con potenziale rilevanza medica. Sono cinque i ragni “italiani” considerati pericolosi. Il già trattato Loxosceles rufescens, il Segestria florentina, un ragno predatore di medie dimensioni, molto aggressivo e dal morso dolorosissimo, il Cheiracanthium punctorium, detto il ragno dal sacco giallo e la Lycosa Tarantula, il ragno lupo o tarantola italiana, altri due aracnidi dal morso potente seppur dalla carica velenosa piuttosto blanda. Infine ritroviamo la Malmignatta o Vedova Nera (Latrodectes tredecimguttatus), il cui morso è potenzialmente letale per l’uomo.

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Quali sono le caratteristiche del morso del ragno violino e cosa fare in caso di puntura?

Non sussiste un’emergenza sanitaria legata al Ragno Violino. Come spiegato dai Centri Antiveleni del Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma e dell’Ospedale Niguarda di Milano (articoli presenti sui siti ufficiali delle Istituzioni Ospedaliere suddette), il morso del Ragno Violino non va comunque sottovalutato. Problemi di rilevanza medica potrebbero sorgere in persone debilitate e con patologie preesistenti o particolarmente sensibili alla tossina inoculata dal ragno. Non abbiamo una casistica ben definita riguardo il ragno violino a causa della difficoltà di identificare con precisione le lesioni provocate dall’aracnide molto simili a quelle causate da svariati insetti. In caso di contatto con un ragno che potrebbe essere un esemplare di Loxosceles rufescens, è consigliabile tentare di catturare l’animale o, se anche ucciso, conservarlo o produrre uno scatto fotografico, al fine di favorirne l’identificazione presso un Centro Antiveleni.

Il morso del Ragno Violino è inizialmente asintomatico e indolore. La parte interessata non presenta alterazioni. Dopo alcune ore, persino 24 o 48, possono comparire eventuali sintomi tra cui una lesione cutanea arrossata con prurito, bruciore e formicolio. Trascorse ulteriori 48-72 ore, il morso potrebbe necrotizzarsi e ulcerarsi. Nei casi più gravi, molto rari per fortuna, si parla di loxoscelismo, una sindrome che si manifesta a livello cutaneo e sistemico provocata proprio dal veleno del ragno violino. Si verificano sintomi quali febbre, nausea, dolori muscolari e/o articolari, cefalea, già dopo pochi minuti dall’avvenuto morso. Oltre all’iniezione del veleno, il ragno violino può veicolare nei tessuti, con la puntura, batteri anaerobi che, proliferando, possono complicare il decorso della lesione. Si possono manifestare inoltre reazioni allergiche nei soggetti predisposti.

Nella maggior parte dei casi, il morso si risolve a livello cutaneo con un arrossamento dell’area interessata e una lesione cutanea. Il Centro Antiveleni più vicino va assolutamente chiamato se i sintomi locali dovessero aggravarsi con particolare attenzione alla comparsa di una lesione caratterizzata da una zona centrale inizialmente più arrossata che diventa più scura con il passare delle ore.

Evitando i rimedi fai da te, in caso di contatto con un ragno violino, la ferita va lavata con abbondante acqua e sapone, senza utilizzare disinfettanti aggressivi. L’area morsa va compressa, mantenendo sollevati gli arti se coinvolti. Fare riferimento al Centro Antiveleni della struttura di riferimento per ogni informazione e per monitorare lo stato della sintomatologia.

  • Centro Antiveleni Policlinico Gemelli di Roma: 06.30.54.343
  • Centro Antiveleni Policlinico Umberto I di Roma: 06.499.78.000
  • Centro Antiveleni Pediatrico Ospedale Bambino Gesù: 06.68.59.37.26

Note bibliografie:

  • “Il morso del ragno violino” – articolo sul sito ufficiale dell’Ospedale Niguarda di Milano.
  • Articolo Centro Antiveleni Policlinico Gemelli di Roma.
  • “Il ragno violino: è così pericoloso Loxosceles rufescens?” di Matteo Gozzini dal sito aracnofilia.org
  • “Informativa sul ragno violino: notizie utili da sapere” dal sito della ASL Roma 3.
  • “Guida ai ragni d’Europa. Oltre 400 specie” di Heiko Bellmann. Ricca Editore (2021).
  • Per le fotografie, dove necessario, licenze specificate nelle didascalie.