Ostia, incendio all’Idroscalo: paura per la baraccopoli di Tor San Michele (VIDEO)

Un incendio è esploso in via dell’Idroscalo, a ridosso dell’ingresso del porto: le fiamme divorano il canneto e minacciano l’oasi Lipu

Un vasto incendio è esploso stasera, lunedì 27 giugno, nella zona del Porto turistico. A prendere fuoco è la vegetazione che fiancheggia l’oasi Lipu Centro Habitat Mediterraneo, in via dell’Idroscalo. Il fuoco poi è passato a un canneto nel quale si trovano diverse baracche abitate da senza fissa dimora: si teme per la loro sorte.

Un incendio è esploso in via dell’Idroscalo, a ridosso dell’ingresso del porto: le fiamme divorano il canneto e minacciano l’oasi Lipu

Le fiamme sono divampate intorno alle ore 20,00 dal canneto che fiancheggia l’ingresso del porto turistico, a ridosso dell’oasi Lipu. I presenti hanno chiamato il 112 ma hanno dovuto attendere a lungo una risposta, com’è successo tutto il giorno a Roma. Le forze dell’ordine e i vigili del fuoco sono stati impegnati su più fronti e le attese di un pronto intervento in qualche sano sono state lunghe.

I vigili del fuoco sono stati impegnati in diversi incendi esplosi in città e in periferia. Nelle zone Aurelia e Parco dei Principi (leggi qui) si è rischiata la tragedia con diversi residenti intossicati. A Ciampino i voli sono stati dirottati per problemi di visibilità determinati dal fumo nelle operazioni di volo (leggi qui).

Le lingue di fuoco, alimentate dal forte vento di scirocco, lambiscono l’oasi Lipu minacciando gli animali che trovano rifugio nella zona umida. Ad arrivare per primi sul posto i carabinieri che hanno accertato l’eventuale presenza di persone a rischio.

In particolare all’interno dell’area accerchiata dalle fiamme si trova un’officina. Si sta cercando di capire se ci sono persone all’interno da portare in sicurezza.

Le baracche e i cantieri

Le fiamme hanno attraversato via dell’Idroscalo e hanno attecchito al canneto ai piedi di Tor San Michele all’interno del quale si trovano baracche di senza fissa dimora. Si teme per la loro incolumità. Un’ambulanza dell’Ares 118 è stata inviata per eventuali soccorsi.

I vigili del fuoco sono giunti sul posto intorno alle ore 21,25 con una squadra dotata di autobotte. Sul posto anche due squadre di volontari della Protezione civile. La via d’accesso al porto è stata sgomberata per favorire l’eventuale evacuazione delle strutture sottovento.

Il fronte del fuoco ha raggiunto una estensione di un centinaio di metri con fiamme alte anche dieci metri. Evidentemente insieme con le canne stanno bruciando anche i materiali impiegati per realizzare la baraccopoli. 

Si teme che il vento spinga il fuoco verso i cantieri che si trovano a ridosso del Tevere. sarebbe un disastro, considerata la presenza di resine e vernici oltre a legnami impiegati per la manutenzione delle imbarcazioni. Nella vicina città di Fiumicino a lungo l’aria è rimasta fortemente caratterizzata dall’odore acre e dal fumo arrivati dal versante di Ostia, oltre Tevere.

Rinforzi da Fiumicino

La vastità e la pericolosità dell’incendio ha convinto il comando provinciale dei vigili del fuoco a far intervenire anche alcuni mezzi del vicino aeroporto di Fiumicino. Sul posto sono arrivate diverse squadre e il potentissimo Dragon. Ad operare anche i soccorritori della protezione civile Nuovo Domani del Comune di Fiumicino e altre associazioni. Sono stati messi in sicurezza l’oasi Lipu e un magazzino per la vendita all’ingrosso di carta e plastica.

L’incendio è stato sedato intorno alla mezzanotte e mezza. Le indagini per accertare l’eventuale presenza di vittime nel canneto riprenderanno con le luci del mattino.

Il messaggio

A pericolo scampato la direzione del Centro Habitat Mediterraneo della Lipu ha diffuso la seguente nota: “Sono state ore drammatiche, ma, grazie all’intervento di Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Forze dell’Ordine, l’incendio è stato controllato e non ha interessato la nostra Oasi. Grazie di cuore alle donne e agli uomini che hanno lavorato duramente sul campo per salvare l’oasi, le abitazioni, le attività artigianali, Tor San Michele e grazie alle tante amiche e ai tanti amici che ci hanno contattati preoccupati, alcuni dei quali sono addirittura venuti sul posto per farci sentire la loro vicinanza e offrire aiuto, per fortuna non necessario. Speriamo che la pioggia torni presto a bagnare copiosamente la terra e finiscano i maledetti incendi che stanno distruggendo ettari ed ettari di Natura della nostra amata Italia.

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