Rondini, balestrucci e rondoni tornano nei loro nidi romani: vietato rimuoverli

A primavera garage, magazzini, cantine e sottotetti, sono pronti ad accogliere le famiglie degli uccelli migratori: ecco come proteggere i loro nidi

In vigore nel Comune di Roma, la nuova Ordinanza del Sindaco, che ribadisce l’importanza di tutelare i nidi di rondini, balestrucci e rondoni, che questi meravigliosi uccelli migratori utilizzano nella stagione riproduttiva e oltre. Queste specie, tornano ad occupare sempre lo stesso nido per diversi anni, ecco perché nel territorio capitolino è stato imposto il dovere proteggerli, ed è pertanto vietato, rimuoverli o distruggerli. Ecco cosa prevede l’ordinanza.

A primavera garage, magazzini, cantine e sottotetti, sono pronti ad accogliere le famiglie degli uccelli migratori: ecco come proteggere i loro nidi

E’ scattata da pochi giorni l’ordinanza del Sindaco Roberto Gualtieri che vieta a chiunque di rimuovere o danneggiare i nidi di Rondine balestruccio comune, Rondone pallido e specie affini in tutto il Comune.

L’ordinanza, che resterà in vigore per tutto il periodo di uso degli stesso e comunque fino al 30 novembre 2022, dispone l’obbligo per chiunque di rispettare i nidi di queste tre specie, e di provvedere alla loro tutela e protezione anche nelle fasi iniziali di costruzione.

La tutela dei nidi si dovrà estendere anche al periodo migratorio (autunno-inverno) in quanto le rondini e i balestrucci tornano a nidificare anche per diversi anni negli stessi siti dove sanno di aver costruito il primo nido, e confidano di ritrovarlo.

Ecco per quali casi sono previste delle deroghe al divieto

Alcune poche deroghe a questo divieto riguardano:

  • casi di realizzazione di interventi edilizi, dov’è comunque necessario chiedere il nulla osta al Dipartimento Tutela Ambientale, inserendo nella richiesta una relazione tecnica che riporti il numero di nidi presenti nel sito oggetto di intervento edilizio, e le modalità di salvaguardia che si intendono adottare. Solo nel caso in cui tale salvaguardia non fosse possibile, dovranno essere collocati in sostituzione dei nidi danneggiati o distrutti, altrettanti nidi artificiali adeguati.
  • la presenza di numerosi nidi in locali chiusi (garage, magazzini, cantine e simili) che determini condizioni igieniche di pericolo per la salute di chi frequenta i locali e che va comunque certificata dalla Asl competente.

Ecco come favorire la nidificazione

L’ordinanza, dispone di consentire alle coppie nidificanti di riprodursi e di portare a termine la nidificazione, facilitando l’ingresso e l’uscita dalle strutture edili chiuse, e utilizzando sotto i cornicioni degli edifici, e per una fascia di almeno 50 cm, un intonaco rugoso per agevolare la costruzione dei nidi a rondini e balestrucci.

Per favorire la nidificazione, anche in assenza di cavita in grado di ospitare i nidi, possono essere collocati nidi artificiali, e nastri adesivi per la cattura degli insetti circondati da una rete metallica. Questa gli consentirà di prendere il cibo, ma proteggendoli dalla possibilità di restare incollati a loro volta.

A vigilare sulla corretta osservanza dell’ordinanza del sindaco sarà la polizia locale e gli organi deputati al controllo secondo la legislazione vigente.

Come distinguere Rondini, rondoni e balestrucci

La rondine è un piccolo uccello migratore dell’ordine dei passeriformi, lungo circa 17-19 cm, e con una coda lunga e biforcuta, ali lunghe e curve, e un piccolo becco color grigio scuro. Dal dorso di colore blu scuro è invece grigiastro sul ventre ed ha sia la gola che la fronte di color arancione scuro.

Le rondini sono monogame: le coppie si formano ogni primavera e alcune coppie si accoppiano per molti anni ancora. Normalmente i nidificano vicino ad abitazioni umane, in nidi fatti di fango ed erba. Le loro esigenze di nidificazione e alimentazione rendono più facile trovare le rondini in campagna piuttosto che in città. Intorno al mese di settembre migrano verso il Sud Africa volando in grandi stormi ed è lì che passeranno l’inverno, per poi tornare in Europa intorno ad aprile. 

Rondini, balestrucci e rondoni tornano nei loro nidi romani: vietato rimuoverli 1

Il rondone appartiene invece all’ordine degli Apodiformi, il cui nome deriva dal greco apous, ossia “privo di piedi”. Le specie di quest’ordine, infatti, presentano zampe molto corte e i femori a loro direttamente collegate. Questa caratteristica non permette loro di toccare il suolo, poiché non adatti a spiccare il volo da una posizione a terra.

E’ leggermente più lungo di una rondine e può arrivare a 21 cm, ma ciò che lo differenzia in maniera chiara dalla rondine è la sua coda più corta e, soprattutto, il suo piumaggio tutto scuro. In Europa i rondoni si possono vedere da aprile fino ad agosto al massimo, periodo in cui partono per trascorrere l’inverno in Africa. Anche i rondoni sono monogami e le coppie si ricongiungono ogni primavera nello stesso sito di nidificazione. I rondoni costruiscono il loro nido, fatto di materia vegetale e piume, su di un piano, dentro a buchi in grotte, in muri, in alberi, in palazzi o sotto le grondaie. Una piccola particolarità: raggiungono i 320 km/h e sono gli uccelli più veloci al mondo.

Rondini, balestrucci e rondoni tornano nei loro nidi romani: vietato rimuoverli 2

Il balestruccio è un uccello migratore dell’ordine dei passeriformi e della medesima famiglia delle rondini. Rispetto alla rondine e al rondone è un pò più piccolo, raggiunge i 13-15 cm. Ha una coda meno biforcuta ed ali più corte. Tranne il groppone che è bianco, il suo dorso è nero, mentre la gola e il ventre sono di color bianco latte. Ha un volo veloce e irregolare e si può vedere di frequente in città poiché nidifica spesso agli angoli dei tetti o in cornicioni, in piccole nidi a forma di coppa.

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