Covid, finisce lo stato di emergenza: ecco cosa cambia per scuola, lavoro e commercio

Covid: scuola e lavoro in presenza tra le più importanti modifiche dal 1 di aprile. In classe si ritorna in via definitiva, anche senza l'obbligo di mascherine

Covid: tra poco più di un mese scadrà lo Stato di emergenza pandemico nel nostro paese, con un conseguente allentamento delle restrizioni già a partire dal 1° di aprile. A decadere saranno ovviamente la maggior parte delle regole attualmente in vigore, mentre per altre sarà mantenuta una dovuta cautela, che non ci metta a rischio di pericolosi passi indietro a livello emergenziale. Ecco quali saranno le novità su tutti i fronti interessati dalle disposizioni.

Scuola e lavoro in presenza tra le più importanti modifiche dal 1° di aprile: in classe si ritorna in via definitiva, anche senza l’obbligo di mascherine

E’ arrivato nelle ultime ore l’annuncio tanto atteso dagli italiani della fine prossima della Stato di emergenza. A dichiararlo e confermarlo nella data già preannunciata del 31 di marzo di quest’anno, sono stati il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Ministro della Salute Roberto Speranza, che hanno anticipato contestualmente, anche tutte le novità su fasce di rischio, green pass, scuola e lavoro.

Divisione del territorio per fasce di rischio: possibile solo il ripristino della zona rossa

La prima importante modifica dello stato di cose, troppo a lungo sopportato, sarà la decadenza della suddivisione territoriale a colori per fasce di rischio. La regola ragionevolmente applicata in via prudenziale per contenere i contagi, e praticamente mai abbandonata dall’inizio della pandemia, dal 1 di aprile, potrà vedere esclusivamente il ripristino delle zone rosse solo in presenza di focolai di Covid. Ma fatta eccezione per queste zone, altrove non ci saranno più limitazioni territoriali.

A questa svolta già particolarmente significativa sul territorio nazionale si associano poi anche tutti gli altri allentamenti delle restrizioni, che ci porteranno ad una graduale normalizzazione di vita.

Scuola e lavoro: le nuove regole dalla didattica allo smart working

Tra le più importanti novità, che cambieranno in meglio la quotidianità di studenti e famiglie, c’è intanto la riapertura definitiva di tutte le scuole e l’eliminazione della DAD (didattica a distanza). Una modifica che è sostanzialmente collegata all’eliminazione della quarantena per chi è stato a contatto con i positivi, così come avviene già per chi vive sotto lo stesso tetto, con anche la decadenza dell’obbligo delle mascherine Ffp2, il cui uso in classe, non sarà rinnovato al termine dello Stato di emergenza del 31 marzo.

Dal 1 del mese di aprile poi, e senza scherzi anticipati, torna e speriamo per restare, anche  il lavoro in presenza. Forme alternative di smart working, potranno continuare ad essere una scelta, ma dovranno essere decise e concordate tra dipendenti e aziende private, mentre nell’amministrazione pubblica varranno i provvedimenti già stabiliti dal Ministro Brunetta. A differenza delle scuole, negli uffici resterà l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso.

Obbligo di green pass decade per bar e ristoranti all’aperto: stesse regole nello sport e nel settore turismo

Per bar e attività di ristorazione, dal 1 di aprile al via un cambio radicale nella gestione del green pass all’aperto e gradualmente anche al chiuso. Se fino al 31 marzo era necessario mostrare la certificazione verde per consumare al tavolo di un bar o di un ristorante all’aperto, dal giorno successivo tutto cambierà, facendo decadere l’obbligo del green pass sia all’aperto che al chiuso, ma in quest’ultimo caso bisognerà attendere la fine dello stesso mese.

Dal 1° aprile poi, niente più green pass anche per assistere a fiere, sport, feste e spettacoli che si svolgono all’aperto, con una stessa propensione del Governo ad eliminarlo anche per alberghi, sagre, fiere e centri congressi al chiuso, in cui l’obbligo di esibire il super green scadrà il 31 marzo.

Fine del green pass rafforzato anche per l’attività sportiva nelle piscine e palestre all’aperto mentre resterà quasi certamente anche dopo la scadenza, l’obbligo di esibire il certificato nelle strutture sportive al chiuso, e almeno per qualche settimana ancora dopo la fine dello Stato di emergenza.

Entrare nei negozi e negli stadi: ecco cosa cambierà rispetto a capienza e green pass obbligatorio

E’ durato poco ma è pesato particolarmente l’obbligo di avere almeno il green pass base per entrare nei negozi, una necessità che dal 1° di aprile non verrà rinnovata, dando il via libera all’accesso negli esercizi e centri commerciali senza esibire la certificazione verde. A restare inalterate però saranno le regole sugli ingressi contingentati e l’obbligo di mascherina.

Per Stadi e palazzetti all’aperto si torna ad una probabile capienza la 100% mentre al chiuso aumenta ma senza superare il 65%.

Per treni, navi, aerei e trasporti pubblici locali: nulla di certo sull’abolizione del green pass

A scadere il 31 marzo, sarà anche l’obbligo di esibire il super green pass sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza. Ma mentre sul tanti settori di interesse i cambiamenti sono già abbastanza chiari, su questo il Governo non si è ancora espresso dando probabilmente un segnale del fatto che per l’abolizione dell’obbligo di certificazione verde sui treni, navi ed aerei, bisognerà attendere ancora un po’, soprattutto in vista della bella stagione e del conseguente intensificarsi degli spostamenti turistici.

A non essere stato ancora definito al 100%, è anche il ripristino dell’obbligo di green pass rafforzato sui Trasporti pubblici locali alla scadenza dello Stato di emergenza, che potrebbe, come no, essere abolito a fine aprile.

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