Ostia, ignoti spaccano la fontanella di Piazza Anco Marzio

Atti vandalici nella notte di Capodanno al centro di Ostia: divelta la fontanella di piazza Anco Marzio da ignoti che hanno agito indisturbati

Ostia: proprio in un anno in cui i festeggiamenti del Capodanno avrebbero dovuto essere più pacati anche nel rispetto dell’emergenza epidemiologica che nel Lazio ci porterà in zona gialla dal prossimo lunedì, si contano invece numerosi incendi causati da petardi e botti, a cui si aggiungono ignobili atti vandalici a danno dei beni pubblici. E’ il caso della storica fontanella di Piazza Anco Marzio al centro del Lido, spaccata da ignoti durante la notte.

Atti vandalici nella notte di Capodanno al centro di Ostia: divelta la fontanella di piazza Anco Marzio da ignoti che hanno agito indisturbati

Solo una foto avvilente – quella che mostriamo in copertina – è la traccia di quanto accaduto la notte scorsa nel pieno del Capodanno, a Piazza Anco Marzio ad Ostia. La fontanella in travertino che si trova al centro della piazza da sempre, ossia probabilmente addirittura dal principio della sua realizzazione con il piano regolatore del 1916, o poco dopo, è stata spaccata.

la vaschetta posizionata poco al di sotto del getto, è stata completamente staccata dal corpo della fontana, e buttata da un lato dov’è ora ben visibile purtroppo agli occhi dei cittadini.

Ci duole verificare con questo gesto, che nel passaggio dal vecchio al nuovo anno, quelle che sono rimaste, purtroppo, sono le vecchie e brutte abitudini dei vandali che ancora una volta hanno colpito dei beni pubblici. Giorgio Gastaldi (Commercianti del centro Storico), e proprietario de “I gioielli del mare”, ha così commentato con amarezza l’accaduto, non il primo in quell’area: “Ci stiamo abituando al degrado ed è una cosa molto brutta”.

La piazza è da sempre il principale luogo d’incontro per la popolazione di Ostia, così come nell’idea originaria, e cioè da quando fu pensata nel piano regolatore del 1916, con la denominazione Grande Piazzale Popolare.

La sua posizione meravigliosa e privilegiata, con l’affaccio sul lungomare e quel piccolo giardino, dove nel 1993 è stata collocata la statua di Pietro Consagra dedicata a Pier Paolo Pasolini, dovrebbero renderci tutti orgogliosi e portati al rispetto di questo bene condiviso, ma evidentemente così non è.

Era rimasta quasi inalterata l’atmosfera originaria di questo luogo, con negozi, ristoranti e bar inseriti in un contesto da qualche anno reso completamente pedonale. Da stamattina invece, c’è la traccia di un’argine sconfinato di inciviltà a cui si dovrà presto provvedere per far tornare utile quella che non è solo un piccolo monumento, ma anche una risorsa idrica.

Solo qualche giorno fa, con la volontà di abbellirne gli spazi in vista del Natale, erano state inaugurate le bellissime decorazioni a mo’ di cielo stellato (leggi qui). Un paradosso, che da una parte vede i cittadini privati fare di tutto per esaltare la propria città, mentre dall’altra, c’è lo strapiombo su una carente vigilanza, che sarebbe l’unica soluzione a comportamenti che non possiamo controllare, come quello di ieri notte, che ha visto “impegnato” qualche scriteriato, nel gesto forse di sedersi sulla fontana, che molto probabilmente si è staccata con il peso.

Nella notte intanto nonostante l’ordinanza di divieto dei botti firmata dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, si è registrato un drammatico record di incendi (leggi qui). 

Festeggiamenti eccessivi per un Capodanno che avrebbe dovuto essere più controllato nel rispetto dell’ambiente e degli animali ma anche per evitare ulteriori episodi di assembramento, tipici dei grandi eventi, e che da lunedì avranno un contenimento obbligato anche dal previsto cambio in zona gialla nel Lazio (leggi qui).

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