Roma, partono da Tivoli per mettere a segno una rapina: ma niente va per il verso giusto

Arrestati su ordine di cattura due 29enni di Tivoli, la rapina fuori porta finisce male

Foto di archivio

Il piano stabilito: andare a Roma da Tivoli per rapinare passanti. Almeno l’obiettivo era quello. Ma per dei ladri di Tivoli, due amici 29enni, Maurizio D. L. e Valerio B., che speravano di passare inosservati in trasferta, niente va per il verso giusto.

Arrestati su ordine di cattura due 29enni di Tivoli, la rapina fuori porta finisce male

A dar loro l’altolà un funzionario della Nazioni Unite. L’uomo bloccato alle spalle in un portone di via Poliziano reagisce. I rapinatori vengono bloccati a morsi, perdono poi il telefonino nella fuga e a distanza di poco più di un mese si ritrovano, non solo a mani vuote, ma pure in cella su mandato di cattura. Ma non è tutto.

I fatti risalgono al 10 marzo all’Esquilino. Qui un residente, Michael Kevin Snyder, funzionario delle Nazioni Unite, viene afferrato alle spalle dai due ladri mentre, in piena notte, sta per entrare nel portone per rincasare. La vittima, però, non ha nessuna intenzione di lasciarsi derubare e reagisce come può, a morsi e a colpi di chiave, poi sporge querela al commissariato Esquilino.

Due uomini – dice – mi hanno malmenato per rubarmi il portafogli e altri effetti personali. Ma io mi sono difeso. Sono riusciti solo a strapparmi la tasca di un giaccone in cerca di soldi

La vittima, in effetti, nel tentativo di difendersi, aveva addentato un dito ad un rapinatore e sferrato un pugno in faccia (con le chiavi in mano) all’altro. Fallita l’impresa ai due tiburtini non era rimasto che scappare.

Ma la sfortuna non li abbandona nemmeno allora: durante la fuga, poco lontano, in via Mecenate, perdono un telefonino che verrà recuperato e portato proprio alla Polizia.

L’identificazione a quel punto per gli investigatori è ormai in discesa. La procura di Roma fa il resto: chiede e ottine un ordine di arresto per entrambi.

Nei guai pure un terzo amico

Per uno dei due 29enni l’arresto scatta mercoledì scorso, per l’altro – all’inizio introvabile – l’indomani. Le attenzioni degli agenti del commissariato di via Petrarca allora si focalizzano su un amico che potrebbe avergli fornito ospitalità a Palombara Sabina. Scatta così il terzo arresto.

In manette finisce un 49enne che lo aveva aiutato a nascondersi: durante la perquisizione i poliziotti gli trovano in macchina una piccola scorta di marijuana e hashish, 90 grammi in tutto.

Per l’uomo scatta subito l’arresto per spaccio. A stretto giro finisce anche nel registro degli indagati per favoreggiamento nella rapina all’Esquilino andata decisamente male.