Dimmi che musica ascolti e ti dirò chi sei

Conoscere la musica preferita del pubblico, può rivelare molto sulla sua identità e aiutare la strategia di marketing

teatro

La musica, non finisce mai di sorprenderci quale fonte inesauribile di stimoli e di sostegno alla nostra quotidianità. Il suono è un componente fondamentale della natura e l’armonia di più suoni, la musica appunto, attiva in noi reazioni anche biologiche. E c’è chi ha deciso di sfruttare queste reazioni a fini commerciali.

Conoscere la musica preferita del pubblico, può rivelare molto sulla sua identità e aiutare la strategia di marketing

“So cosa state pensando, ma stavolta, non avete ragione” (citando Magnum P.I.): Ecco il solito discorso, sugli incredibili effetti della musica sullo stress o l’umore e bla, bla, bla… Ebbene no, questa volta non staremo a parlarvi di quanto la musica sia una valida medicina per la mente, (anche se è assolutamente vero), ma vi parleremo della musica, come di un alleata inaspettata per il vostro lavoro, soprattutto se quest’ultimo, ha a che fare con cose tipo: pianificazione delle vendite, strategia di branding o di marketing, e altre “amenità”.

Ma in che modo la musica ci aiuta a svolgere meglio queste professioni?

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Intanto la musica, oltre ad una serie vastissima di definizioni anche fisiche (che eviteremo in questo articolo), è arte e comunicazione, ma soprattutto, è un linguaggio. A differenza però di una normale lingua, come l’italiano o l’inglese, la musica ha la caratteristica di essere un linguaggio universale, che può essere ascoltato da chiunque, e riesce a trasmettere innumerevoli emozioni e sensazioni. E con queste caratteristiche davvero uniche, la musica non può esimersi dall’essere anche: un interessante indicatore sociale, per conoscere il nostro pubblico.

Sappiamo già che, avere familiarità con il pubblico di destinazione, per la vendita di un prodotto, è fondamentale per qualsiasi buon piano di marketing, ed è diventato un aspetto sempre più obbligato per le analisi del target, che impone di concentrarsi su caratteristiche molto più complesse, in termini di dati socio-demografici. Per capire meglio il nostro pubblico di destinazione, uno studio intitolato “Short test of music preferences” (STOMP), condotto dai ricercatori dall’Università del Texas, ci fornisce ora una chiave in più: la musica. Dimostrando, che le preferenze musicali, possono rivelare la vera identità di una persona.

Sono stati raccolti dati sugli interessi musicali di diverse migliaia di studenti, l’analisi dei quali ha permesso una suddivisione del target in quattro categorie principali: riflessivo/complesso, intenso/ribelle, ottimista/convenzionale ed energico/ritmico, con i relativi tipi di musica abbinati. Ad esempio, l’ottimista/convenzionale include, musica religiosa, country e pop, mentre il riflessivo/complesso copre la musica classica, jazz, blues e folk.

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Conoscere le preferenze musicali all’interno di queste categorie rivela una vasta gamma di caratteristiche della personalità del nostro target, come la loro apertura mentale, l’orientamento politico e l’abilità verbale.

Ancora in dubbio? Ebbene, un’altra ricerca condotta dell’Università Heriot-Watt di Edimburgo, è stata la conferma del profondo legame tra musica e identità. Con un’analisi massiccia di dati su 35.000 persone, che hanno rivelato il proprio gusto musicale. Lo stesso campione (di 35mila), ha quindi completato un test di personalità standard, e i risultati dei due test hanno mostrato la connessione tra i gusti musicali e la personalità delle persone coinvolte, dando come risultato ad esempio che:  fan del jazz, sono anche creativi, hanno una buona autostima e sono molto più socievoli ed estroversi dei fan della musica classica, e così via.

Sentiamo la musica già dal feto, a 30 settimane di vita

La musica fa parte di noi. E la percepiamo, cioè ne sentiamo e raggiungiamo gli stimoli sonori, già a 30 settimane di vita. Il suono è costantemente con noi, e non possiamo ignorarlo. E’ talmente con noi, che dopo il tempo, sostengono i ricercatori, le preferenze musicali sono uno degli argomenti più comuni di conversazione con estranei. E la nascita di social come Myspace e Napster, due dei social network più lungimiranti e importanti, è la prova di questo legame.

La musica interagisce con i meccanismi più profondi del nostro cervello, trasforma le nostre emozioni in linguaggio, definisce chi siamo. La cerchiamo ovunque ed è parte delle nostre conversazioni quotidiane. Quindi perché non usarla per comunicare il nostro marchio? L’associazione così come avviene per noi, attiverà anche nel pubblico di destinazione una memoria più complessa sul nostro brand e sui prodotti che vogliamo vendere.

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Magnum P.I. e la sua Ferrari

Un esempio di associazione (ad alti livelli)? E’ impossibile che una certa generazione legata agli episodi della serie Magnum P.I., non ricordi grazie anche alla musica della sigla, la macchina di Tom Sellek: la strepitosa Ferrari 308 GTS, un’icona degli anni ’80!

Il link della ricerca: STOMP

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