Autovelox non omologato, la multa è nulla. Tra Roma, Ostia e Fiumicino al via valanghe di ricorsi

La maggior parte degli autovelox installati non sono omologati: ecco come fare ricorso

Un autovelox

Multe da autovelox, da oggi si può fare ricorso anche in caso di eccesso di velocità manifesto. Se l’autovelox dovesse, infatti, risultare solo “approvato” ma non “omologato” (come lo sono la maggior parte in Italia) la multa sarà annullabile. Tra Roma e il suo lungomare fino a Fiumicino si possono prevedere già diverse migliaia di ricorsi.

La maggior parte degli autovelox installati non sono omologati: ecco come fare ricorso

A stabilire il precedente la Corte di Cassazione che con un’ordinanza (la numero 10505/2024) ha respinto il ricorso del comune di Treviso che affermava la validità del verbale con il quale era stato accertato un eccesso di velocità da parte di un automobilista che viaggiava a 97 chilometri orari in una strada con limite a 90.

A “fotografare” l’infrazione era stato un apparecchio, non omologato ma approvato.

Per il Tribunale di Treviso, che in prima battuta aveva escluso l’equipollenza tra omologazione e approvazione, l’accertamento non era valido.

L’esperto

La battaglia sugli autovelox registra, così ,un punto cruciale a favore degli automobilisti.

La decisione della Cassazione ora rischia di inondare i Comuni di ricorsi a pioggia con relativo alleggerimento degli incassi per le amministrazioni.

Il codice della strada prevede dal 1992 che gli auovelox installati siano anche omologatispiega l’avvocato Guido PascucciNella maggior parte dei casi, però, i Comuni si limitano ad approvare l’installazione di un autovelox senza disporne l’omologazione, ossia la calibratura, l’effettivo regolare funzionamento”.

L’ordinanza della Cassazione quindi apre a milioni di ricorsi. Che si possono effettuare o al giudice di pace entro 30 giorni dal ricevimento della multa o entro 60 giorni al Prefetto. Io in genere consiglio questa seconda modalità che può essere effettuata anche senza la figura di un legale”.

Sono sicuramente non omologati gli autovelox a ridosso dell’aeroporto di Fiumicino, come attesta una multa mostrata dallo stesso legale. C’è scritto sopra testualmente “apparecchio approvato…” e non “omologato”. Tra Fiumicino e Ostia dovrebbero essere una ventina quelli fissati nelle stesse condizioni. E a Roma la situazione, soprattutto per gli apparecchi più datati potrebbe essere la stessa.

Nel frattempo tra Santa Marinella e Santa Severa è partita la stretta della Polizia Locale con altri apparecchi fissi. 

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Il precedente della svolta

Tutto è iniziato dall’impugnazione di un cittadino e avvocato di Treviso, Andrea Nalesso, sanzionato per aver sforato di 7 chilometri orari il limite di velocità fissato a 90, mentre viaggiava lungo la Tangenziale della città. Peccato per il Comune che quell’apparecchio fosse solo approvato e non omologato, una condizione poi ritenuta illegittima dalla Corte, che ha infatti stabilito che la multa andasse invalidata.

Un precedente pericoloso, che adesso preoccupa non poco l’Anci anche perché i macchinari non omologati sono la stragrande maggioranza di quelli che si trovano tra le strade, come ha fatto sapere Carlo Rapicavoli, direttore veneto dell’associazione dei comuni.

Solo per alcuni autovelox, quindi, sarebbero state messe in atto le verifiche necessarie ad accertarne i requisiti tecnici minimi. Tutti gli altri, invece, sarebbero stati semplicemente autorizzati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso un provvedimento di carattere amministrativo.

Qui si può scaricare il modulo per il ricorso.

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Uno degli autovelox di Fiumicino