Bolkestein, due pesi e due misure: Pd pro ambulanti contro il M5S ma tace sui balneari

Scontro sulla volontà di Virginia Raggi di bloccare le licenze degli ambulanti: il M5S si spacca, il Pd contro la sindaca. Sui balneari, invece, tutti zitti

giardino di roma

E’ scontro tra PD e M5S e, addirittura all’interno dello stesso movimento, sull’applicazione della Bolkestein nei confronti degli ambulanti: la sindaca Virginia Raggi vorrebbe bloccare le licenze e rimetterle a bando ma i dem e parte dei pentastellati le sono contro. Nel caso analogo delle concessioni balneari di Ostia, invece, nessuno apre bocca. Insomma, due pesi e due misure nel nome del populismo e di una becera campagna elettorale.

Scontro sulla volontà di Virginia Raggi di bloccare le licenze degli ambulanti: il M5S si spacca, il Pd contro la sindaca. Sui balneari, invece, tutti zitti

Due pesi e due misure da parte del mondo politico romano nell’applicazione della norma comunitaria Servizi, la cosiddetta Bolkestein. Venerdì pomeriggio, 12 marzo, si è scatenata la bagarre nell’aula consiliare del Campidoglio durante la discussione di una mozione presentata dal presidente Marcello De Vito e appoggiato dalle opposizioni contro lo stop al rinnovo delle concessioni di posteggio per gli ambulanti deciso dalla sindaca di Roma Virginia Raggi. La mozione, che chiede di applicare il decreto Rilancio emanato dal governo Conte bis e convertito in legge in materia, è stata approvata in seconda convocazione con 17 voti favorevoli. Secondo quanto riferito dalle opposizioni i 5 stelle avrebbero abbandonato l’Aula per far cadere il numero legale, ma a quel punto sarebbero rientrati altri esponenti dell’opposizione per proseguire i lavori. Una sorta di blitz, contro il quale alcuni consiglieri del M5s, tra cui il capogruppo Giuliano Pacetti, hanno occupato gli scranni della presidenza. Marcello De Vito, dopo la bagarre, ha dichiarato approvata la mozione.

Il senatore Bruno Astorre, segretario Pd Lazio, in una nota dichiara: «Sulle licenze degli ambulanti Virginia Raggi ha perso la sua maggioranza in aula. Ora la sindaca prenda atto dell’indirizzo dato dall’Aula e, soprattutto, ci faccia capire come pensa di andare avanti a governare Roma, senza una vera maggioranza che la supporti». «Inoltre – prosegue Astorre – trovo inammissibile che il capogruppo del M5s in campidoglio, Giuliano Pacetti, e il consigliere Paolo Ferrara, abbiano occupato la postazione del presidente De Vito cercando di impedire la votazione».

Ancora più pesante la presa di posizione dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start-Up e Innovazione, Paolo Orneli.  «Esprimo forte preoccupazione per la situazione di incertezza che si è venuta a creare a Roma dopo la decisione della sindaca Virginia Raggi di disapplicare le norme nazionali in materia di rinnovo delle concessioni di posteggio per l’esercizio del commercio su aree pubbliche, a seguito del parere dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.». La disposizione legislativa (l’articolo 181, comma 4- bis) del Decreto Legge 34/2020 (il cosiddetto Decreto Rilancio) prevede che: «le concessioni di posteggio per l’esercizio del commercio su aree pubbliche aventi scadenza entro il 31 dicembre 2020 […] sono rinnovate per la durata di dodici anni, (…) in attuazione e in recepimento delle linee guida del MISE adottate con Decreto del Ministro in data 25 novembre 2020». La Regione Lazio, sentite le associazioni di categoria del commercio maggiormente rappresentative a livello regionale e l’Anci regionale, ha conseguentemente adottato, con la deliberazione della Giunta Regionale n. 1042 del 22 dicembre 2020, le modalità operative per l’avvio, da parte dei Comuni, delle procedure di rinnovo delle concessioni di posteggio.

Spiagge

La riflessione

Ora, la vicenda impone una riflessione riguardo un altro settore economico, quello turistico-balneare, altrettanto trainante per Roma e, in particolare, per Ostia. Anche in questo caso, nonostante il decreto Rilancio preveda il rinnovo automatico fino al 2033 (leggi qui) e nonostante sentenze del Tar e persino del Consiglio di Stato (leggi qui), la sindaca Virginia Raggi ha deciso di applicare la Bolkestein. Come noto (leggi qui) a Ostia le concessioni di 37 stabilimenti balneari e di alcuni chioschi di spiagge libere attrezzate (leggi qui) non sono state rinnovate come previsto dalla legge italiana e sono state messe a bando. Tutto questo in un periodo di gravissima crisi economica legata alla emergenza Covid, la stessa incredibilmente invocata dal M5S per realizzare la pista ciclabile (leggi qui) ma, soprattutto, con il pesantissimo rischio di infiltrazioni criminali nel tessuto produttivo balneare (leggi qui).

Diversamente da quanto fatto per le bancarelle, però, il Pd ha mantenuto un eloquente silenzio sulla vicenda e i disobbedienti del M5S si sono volatilizzati. Populismo, opportunità elettorale o cos’altro?  

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