Polizia locale di Ostia: “Ciclabile e parcheggi lineari restano”

Il dirigente del gruppo X Mare della Polizia locale firma la disciplina di traffico legata alla pista ciclabile: la proroga resta fino al collaudo dell’opera definitiva

Pista ciclabile pericolosa
I parapedonali al centro della carreggiata posti "temporaneamente" a protezione della pista ciclabile

La pista ciclabile resta lì dov’è. La Polizia locale ha prorogato sine die la disciplina del traffico collegata alla ciclabile del lungomare di Ostia. Nonostante il decreto ministeriale che considera illegittimo l’atto istitutivo (leggi qui).

E’ stata firmata in extremis, ovvero domenica 31 gennaio, la determina dirigenziale che proroga “l’istituzione provvisoria di disciplina traffico in Lungomare Paolo Toscanelli, Piazzale Magellano, Lungomare Duilio, Piazza Sirio e Lungomare Lutazio Catulo” collegata alla presenza della pista ciclabile. A sottoscrivere la determina è il comandante del gruppo X Mare, Guido Calzia (leggi qui), che così facendo ha zittito anche la Cisl del suo stesso corpo che in questo articolo aveva sostenuto che la decisione non spettasse alla Polizia locale (leggi qui) e confermato quanto avevamo scritto in questo articolo.

La determina del comandante Calzia prende le mosse da una Delibera di Giunta del X Municipio di mercdoledì 27 gennaio nella quale si è deciso la “estensione della proroga della temporaneità della pista ciclabile istituita con D.D. n. 1711 del 6/8/2020 per tutta la durata dell’emergenza da COVID19 e comunque fino a collaudo della pista ciclabile definitiva già finanziata e di prossima realizzazione”. Viene dunque ribadito che la pista ciclabile ha finalità collegate all’emergenza Covid19 e che pertanto non può essere rimossa per questo motivo. E, al tempo stesso il gruppo X Mare ha chiesto di sottolineare “preso atto che tale Decreto Ministero Infrastrutture e Trasporti decretava l’annullamento della Delibera di Giunta Municipale n. 25 del 5/8/2020”, vale a dire che il decreto del ministero è solo per presa d’atto e non ha nessun valore (leggi qui).

Soddisfazione per la decisione è stata espressa dal consigliere comunale Paolo Ferrara (M5S): “La legalità vince sempre. La legge vince sempre – sostiene in un suo messaggio social – A perdere sono gli azzeccagarbugli e quelli senza arte né parte. Noi siamo gente felice, persone che vogliono bene a Roma e al suo mare. E’ un po’ come avere da una parte Madre Teresa di Calcutta e dall’altra Jack lo squartatore. Insomma i buoni da una parte e i cattivi dall’altra. I nullafacenti a girarsi i pollici e noi a lavorare duro per la città”.

LA REPLICA DI LABUR

Labur, Laboratorio Urbanistica, che ha presentato il ricorso contro l’istituzione della pista ciclabile ritenuta pericolosa e sbagliata, ottenendo il decreto di annullamento del Ministero MIT, non si dà per vinto.Virginia Raggi e Pietro Calabrese, sindaco e vicesindaco di Roma Capitale– commenta il presidente di Labur, ingegner Andrea Schiavonehanno in questi mesi più volte sostenuto che la sedicente pista ciclabile ‘transitoria’ di Ostia, da loro così definita, è del tutto legittima e regolare, contrastando solo a parole il Ministero dei Trasporti che con decreto n.598 del 28/12/2020 ha chiarito, applicando la legge, che il municipio non può istituire piste ciclabili sul lungomare. Oggi, 1 febbraio 2021, l’ennesima grottesca prestazione dell’amministrazione capitolina: la pista, ora per allora, da ‘transitoria’ diventa ‘temporanea’ mediante una falsa lettura dell’articolo 3.2 del Regolamento Viario di Roma Capitale operata dalla Giunta Municipale. La sedicente pista viene dunque prorogata per Covid-19 fino al collaudo della futura pista definitiva, richiamando una sconosciuta determinazione dirigenziale CO/1771 del 6 agosto 2020, mai emessa dal Municipio Roma X. Premessa la singolarità di motivare la proroga come misura anti Covid-19 fino al collaudo della pista definitiva (che potrebbe avvenire, forse, tra oltre un anno, magari ad emergenza Covid-19 già terminata) è sensazionale che la sedicente pista da ‘transitoria’ sia diventata ‘temporanea’. Il Segretariato di Roma Capitale, ha indicato (come decretato dal Ministero) essere del Dipartimento Mobilità e non del Municipio la competenza dell’istituzione delle piste ciclabili ‘transitorie’ a Roma (di cui Ostia fa parte), ora dovrà esprimersi analogamente sulla pista ‘temporanea’ di Ostia in funzione di una corretta lettura del Regolamento Viario”.

Ricordiamo – conclude Schiavone – che la Prefettura di Roma ha già chiesto a riguardo chiarimenti a Giuliana Di Pillo, presidente del Municipio Roma X, ricevendo come risposta l’interessamento da parte dell’Avvocatura Capitolina (leggi qui), in forte imbarazzo, per un ricorso al TAR contro il decreto ministeriale. Procede in ogni caso l’attività legale contro un’amministrazione che vuole fare della sedicente pista uno strumento di campagna elettorale ma che dovrà rispondere alla legge entro il 28 febbraio”.