Il Ministero dei Trasporti: “Illegittima la pista ciclabile di Ostia”

Il Ministero dei trasporti decreta la cancellazione della delibera di Giunta del X Municipio sulla istituzione della pista ciclabile sul lungomare. Gli amministratori rischiano ora la denuncia per abuso di potere e falso in atto pubblico

pista ciclabile

Per il Ministero dei Trasporti l’atto istitutivo della pista ciclabile sul lungomare di Ostia “risulta illegittimo: nella fattispecie, addirittura, “il X Municipio ha travalicato i limiti del proprio potere”. Per tutto questo, non solo la pista ciclabile dovrà essere rimossa, ma gli amministratori locali rischiano di essere accusati di abuso di potere e falso in atto pubblico.

E’ una bomba la decisione del Ministero dei Trasporti che rischia di riaccendere le mai sopite contestazioni sulle modalità di realizzazione della pista ciclabile sul lungomare di Ostia. Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti MIT ha decretato l’annullamento della delibera di Giunta con la quale il 5 agosto scorso il X Municipio autorizzava la realizzazione della pista ciclabile sul lungomare e tutte le modifiche apportate alla circolazione e alla sosta. Il provvedimento è stato adottato in seguito al ricorso presentato dal presidente di Labur – Laboratorio di Urbanistica.

Nel decreto 598 del 28 dicembre scorso, sottoscritto dal sottosegretario Roberto Traversi (M5S), viene definito “illegittimo” l’operato del X Municipio che ha disciplinato la circolazione sul lungomare quando questa competenza “rientra invece nelle attribuzioni proprie del Dipartimento Mobilità e Trasporti del Comune di Roma”.

Così facendo, sentenzia il decreto ministeriale, “il X Municipio ha travalicato i limiti del proprio potere… con ciò violando l’articolo 7 nonché l’articolo 14 del Codice della Strada”. Tra gli effetti della speciale disciplina voluta dal municipio, va ricordato che con la pista ciclabile sono state deviate linee di trasporto pubblico e impedito l’uso delle colonnine di ricarica delle auto elettriche antistanti lo stabilimento balneare “Salus”.

In ragione di queste motivazioni, il decreto annulla la delibera di Giunta istitutiva della pista ciclabile sul lungomare e, di fatto, tutta la disciplina collegata. Questo significa, per inciso, che nei due incidenti verificatisi per il tamponamento di auto in sosta nel parcheggio lineare, sia in questo caso che in quello di questa mattina, gli automobilisti responsabili dei sinistri potrebbero paradossalmente chiedere il concorso di colpa all’amministrazione municipale.

E’ bene chiarire che il Campidoglio ha affidato a Risorse per Roma la stesura del progetto per la pista ciclabile definitiva (leggi qui) finanziando l’opera con 1,8 milioni di euro ma altrettanto verso che gli amministratori, sia quelli della Giunta che il responsabile unico del procedimento, rischiano una denuncia per abuso di potere e falso in atto pubblico per aver realizzato quella tuttora in esercizio.

LE DICHIARAZIONI DI LABUR

Soddisfazione è stata espressa dal presidente di Labur, Andrea Schiavone, che da subito ha sostenuto l’illegittimità della pista ciclabile del lungomare (leggi qui). “Con proprio decreto, il MIT, unico competente in materia di piste ciclabili, ha ritenuto illegittima la delibera nr.25 del 5 agosto 2020 con cui la giunta del Municipio X ha forzato la pista ciclabile ‘transitoria’ sul lungomare di Ostia – commenta Schiavone – La presidente Giuliana Di Pillo e il consigliere comunale Paolo Ferrara dovranno scusarsi davanti ai cittadini prima di dimettersi. Anche la Raggi, autrice di un grottesco teatrino tenutosi per l’inaugurazione, dovrà spiegare molte cose. Ora partiranno una serie di denunce penali verso i responsabili di questo scempio compiuto non solo ad Ostia ma in tutta Roma. Un danno che pagheranno gli amministratori fino all’ultimo euro”.

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