Caso Garrone, operazione “tamponi”: assembramenti e tensione in palestra

Tamponi sugli studenti della scuola Garrone

Momenti di tensione questa mattina davanti alla palestra della scuola “Eugenio Garrone” in corso Duca di Genova. Nel corso delle operazioni di controllo con tamponi rapidi su circa 400 studenti, i genitori assembrati davanti alla palestra hanno iniziato a rumoreggiare per assistere alle manovre dei sanitari. Alla fine, per evitare ulteriori assembramenti e smaltire la tensione, si è autorizzata la presenza di un genitore per ciascun alunno.

Come abbiamo scritto ieri (leggi qui) la Asl Roma 3 ha disposto l’effettuazione dei tamponi rapidi di ricerca del covid-19 su tutti gli alunni della scuola elementare “Garrone” in seguito all’accertamento di positività con sintomi per una maestra di sostegno. Così questa mattina gli alunni di 21 classi si sono presentati in palestra, spazio individuato per l’effettuazione dell’operazione, accompagnati dai genitori.

Mamme e papà si sono assembrati davanti all’ingresso della palestra rumoreggiando per ottenere l’autorizzazione ad assistere alle operazioni. Assenso che è arrivato dopo qualche decina di minuti da parte dei sanitari, anche al fine di evitare i rischi legati all’assembramento. Così un genitore per ogni bambino assiste alle manovre per il prelievo da impiegare nel tampone.

Com’è stato specificato dalla Asl Roma 3, entro mezz’ora si disporrà dei risultati: i bambini positivi torneranno a casa e attenderanno il referto del tampone “regolare”, gli altri potranno andare in classe con i docenti per seguire il regolare orario scolastico.

Gli stessi vertici della Asl Roma 3 avevano criticato pesantemente la decisione della dirigenza scolastica di chiudere fino al 16 ottobre l’istituto e sospendere le lezioni (leggi qui). “La dirigenza scolastica – hanno scritto in una nota dalla direzione dell’azienda – non può sostituirsi alla autorità sanitaria cui compete l’analisi della situazione epidemiologica, la valutazione del rischio e le conseguenti decisioni finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza del singolo e della popolazione”.

Caso Garrone: la Asl Roma 3 censura e soccorre la dirigenza scolastica