Il Comune di Anzio perde la gestione di Tor Caldara: nuovo capitolo per la Riserva Naturale

La sede della riserva naturale di Tor Caldara verso la chiusura: progetti e novità

La riserva di Tor Caldara

La riserva naturale di Tor Caldara, gioiello naturalistico della costa laziale, cambia gestione. Il Comune di Anzio ne perde il controllo che passa, in toto, al Parco dei Castelli Romani con sede centrale a Rocca di Papa.

La sede della riserva naturale di Tor Caldara verso la chiusura: progetti e novità

Il passaggio all’ente Parco dei Castelli Romani è diventato operativo in questi giorni. E seppur rappresentando una novità per Tor Caldara è in linea con una strategia regionale volta a ottimizzare la gestione delle aree protette già prevista dal governo Zingaretti.

Una legge regionale del 2022 ha stabilito, infatti, che le aree protette di minore estensione, come Tor Caldara appunto, possono essere integrate nella gestione di enti più ampi per ottimizzare le risorse.

Il Parco dei Castelli Romani, da parte sua, si è impegnato a rilanciarne la valorizzazione. Il progetto cardine, promuovere il turismo sostenibile.

Si guarda al turismo sostenibile

Stiamo esaminando diverse iniziative e nuovi progetti – spiega il commissario del Parco dei Castelli Romani, Ivan Boccali – e tra le priorità individuate, spiccano l’esigenza di esaltare il turismo sostenibile, creando percorsi educativi per scuole e famiglie e organizzando eventi naturalistici e culturali che possano attrarre un pubblico sempre più ampio e sensibile alle tematiche ambientali, come già avviene in tutto il territorio del Parco dei Castelli Romani“.

Gli otto guardiaparco di Tor Caldara, per ora, continueranno a far capo alla propria sede (che potrebbe chiudere entro un paio di anni) ma sotto la gestione centrale dell’ente dei Castelli romani.

Zona speciale di Conservazione

Situata nel territorio di Anzio, la Riserva naturale regionale di Tor Caldara rappresenta un lembo di costa scampato all’urbanizzazione, ed è riconosciuta come Zona Speciale di Conservazione a livello europeo.

Una torre eretta nel Cinquecento per l’avvistamento dei pirati saraceni oggi fa la guardia alle dune fossili, frequentate dai Gruccioni, e all’intrico della macchia mediterranea. La Riserva è stata istituita con legge regionale nel 1988 e si estende per circa 44 ettari sul litorale a sud di Roma, appunto nel territorio del comune di Anzio.