Sul palco le emozioni delle letture attraverso le voci di scrittrici e scrittori che hanno preso parte al festival
Servizio TG di Lino Lombardi
Nello scenario di grande bellezza dello Stadio Palatino, a 50 anni dalla pubblicazione del romanzo La Storia, sono dedicate ad Elsa Morante le serate di Letterature Festival Internazionale di Roma.
Sul palco di Letterature Festival Internazionale di Roma è salita la scrittrice Donatella Di Pietrantonio.
“Celebriamo Elsa Morante e La Storia – ha affermato dal palco – L’ho letta da giovane in un’estate afosa. Quando il soldato tedesco si è fermato ubriaco su quel portone nel primo capitolo, la mia ansia ha invaso le pagine”.
Con “L’età fragile”, il 4 luglio scorso, Donatella di Pietrantonio ha vinto il Premio Strega.
“La pagina che ho scelto – dice – quella dello stupro di Ida, è rimasta veramente fissata nella memoria nei decenni”.
Sul palco, nel corso della serata, è salito anche lo scrittore Maurizio De Giovanni. L’amore non è un delitto, ci dice.
“Il commissario Ricciardi”, “I bastardi di Pizzofalcone”: dai suoi romanzi sono state tratte molte fiction televisive. “Ogni persona è una storia. Ogni persona non è un numero, ogni persona non può essere dimenticata. La lezione della Morante è anche questa, la cura delle piccole storie all’interno della grande storia”, afferma lo scrittore.
Una serata animata anche dalle atmosfere musicali di Ginevra Cervi, compositrice e performer.
“Era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava verso il basso”, racconta la voce potente di Carlo Cecchi che distribuisce emozioni a piene mani.
Silvia Vallone ha lanciato l’urlo di una Ida Ramundo dei giorni nostri. “A vent’anni devi guardarti le spalle e avere paura se ti ritrovi da sola in un parco la sera. A sessanta non esisti nemmeno. E di chi è la colpa?”.
Da non perdere i prossimi incontri con la giallista spagnola Alicia Giménez Bartlett, Peter Cameron, Alessandro Piperno.