Cinque stabilimenti balneari di Ostia dovranno restare chiusi per la stagione 2024. Per quattro di loro non sono stati pagati correttamente gli oneri dovuti per legge e il Campidoglio ha dichiarato decaduti i permessi. Tra gli impianti che dovranno restare chiusi figurano due strutture che hanno fatto la storia della balneazione come il Kursaal e lo Sporting beach.
Il Comune di Roma dichiara decadute cinque concessioni balneari di Ostia: stagione negata anche per il Kursaal
È la determina dirigenziale firmata oggi, martedì 30 aprile, dal dirigente del Dipartimento Patrimonio Direzione Rigenerazione del Litorale e Grandi Opere, Tommaso Antonucci, a confermare la decadenza delle concessioni già notificate da tempo ai rispettivi titolari di cinque stabilimenti di Ostia. Si tratta del Kursaal, dello Sporting beach, de La Casetta, del Ristorante Kelly’s e del Jumbo village.
Il provvedimento comunale indica espressamente che “i relativi titolari non possono avviare le attività della stagione balneare 2024“. Inoltre, il blocco delle attività coincide con l’ordine di sgombero.
Mentre per La Casetta, oggetto domenica scorsa di un incendio doloso, la chiusura con relativa inattività non è una novità, nonostante la sentenza del Tribunale abbia sconfessato il Campidoglio, per gli altri stabilimenti balneari è un fulmine a ciel sereno. Riguardo al Kursaal, il concessionario superstite, socio del fratello deceduto per incidente stradale lo scorso anno, aveva anticipato di voler limitare le attività alla sola piscina, al bar e al ristorante per conseguenza dell’erosione che ha portato via sabbia e cabine. Il concessionario del Kursaal non potrà far funzionare neanche quelle.
A destare particolare sorpresa è la prescrizione all’attività per lo Sporting beach, del quale è concessionario il presidente locale della Federbalneari, Massimo Muzzarelli. Nell’impianto, anch’esso martoriato dall’erosione marina, opera uno dei ristoranti più apprezzati del litorale romano, meta di vip e professionisti.
Al contrario il ristorante Kelly’s di lungomare Paolo Toscanelli già era chiuso prima del provvedimento comunale.
Va detto che i titolari di Kursaal e Sporting beach hanno presentato opposizione alla revoca della concessione e che il contenzioso è ancora in atto.
Nella determina dirigenziale tutti gli altri stabilimenti e chioschi di spiagge libere attrezzate sono autorizzati in proroga per un anno, nell’attesa dell’approvazione del Pua (Piano di utilizzazione degli arenili) e della gara di evidenza pubblica. Purché, viene specificato, entro quindici giorni sia provato il regolare pagamento dei canoni concessori passati e di quelli del 2024.
Infine, il Campidoglio autorizza all’attività anche il V-Lounge ma solo dopo “la sottoscrizione della concessione con l’aggiudicataria G.B.Srl“.