Il centauro romano di 51 anni che ha perso la vita questa mattina, lunedì 14 agosto, mentre stava viaggiando verso il Raccordo Anulare, entrando mortalmente in rotta di collisione con un camion era il proprietario dello stabilimento balneare Kursaal Saverio Piccioni, titolare insieme al fratello della concessione di una delle strutture più iconiche del litorale romano.
L’uomo era titolare assieme al fratello del Kursaal, iconico stabilimento di Ostia noto per il suo trampolino gigantesco e set di film prestigiosi
Sbalzato violentemente dall’impatto con il camion, sono stati purtroppo inutili tutti i soccorsi per tentare di salvargli la vita, mentre, pur gravemente sotto shock, il conducente del mezzo pesante è stato trasportato d’urgenza per accertamenti presso il Campus Biomedico di Trigoria, in codice verde e dunque non al momento in pericolo di vita.
Nell’impatto, avvenuto intorno alle 8.30 di stamane, è morto dunque Saverio Piccioni, che aveva a sua volta rilevato la concessione dello stabilimento balneare dalle figlie dell’imprenditore Vittorio Balini, detto lo “Zio D’America”, per aver fatto fortuna vendendo i diritti televisivi di serie storiche come Dallas alla Famiglia Berlusconi.
Piccioni nella circostanza che gli è stata fatale stava dirigendosi proprio verso Ostia, quando, per cause ancora tutte da accertare, c’è stato l’impatto con l’autocarro Iveco condotto da un 59enne.
Saverio Piccioni era concessionario insieme al fratello dello stabilimento Kursaal ed entrambi erano proprietari di una tabaccheria che si trova all’Axa, in via Eschilo, era uomo schivo e sempre in lotta per proteggere il suo e gli altri stabilimenti, protestando più volte perchè le istituzioni si attivassero per difendere gli impianti di balneazione dalle mareggiate e dall’erosione.
A partire dagli anni ’50 in poi il Kursaal ha simboleggiato un connubio indissolubile tra Ostia e il mare, con il suo mega trampolino in bella mostra e tante scene di film noti al grande pubblico che lo hanno visto utilizzato come set, ad esempio I vitelloni di Alberto Sordi, di Anna Magnani, ed era stato stabilimento dei vip, notissimo per la sua silhouette a forma di “K”.
Si è trattato dunque di un ulteriore decesso per quella che sta in questi giorni rappresentando una vera e propria ecatombe di incidenti stradali gravissimi, avvenuti tra Ostia e l’hinterland di Roma.
Basti pensare al 61enne orafo Fabio Consoli, morto nella notte tra il 12 e il 13 agosto scorso sempre in sella ad un mezzo a due ruote, con il centauro che è deceduto in quello che attualmente sembra essere un drammatico incidente autonomo verificatosi in via dei Pescatori poco dopo le 4 del mattino, anche lui in sella a un Honda SH, finendo la sua rovinosa corsa contro il guardrail e morendo poco dopo il suo arrivo all’ospedale Grassi Di Ostia.
Sempre nella giornata di domenica, una donna di 76 anni ha perso la vita dopo essere stata travolta a Santa Marinella da un’auto guidata da un 89enne, mentre suo marito, 74enne, risulta essere ferito e in bilico tra la vita e la morte.
Proseguendo, a Monterotondo, nella serata di ieri, domenica 13 agosto, vi abbiamo descritto di come sia stato “falciato” e ammazzato un ragazzo, in zona San Martino.
Il questo caso la vittima, mentre stava attraversando all’altezza di via San Martino, è stato centrato in pieno da un’auto, senza riuscire a salvarsi.
Ci ha purtroppo rimesso una gamba, ma è riuscito a sopravvivere, il noto fotografo sportivo Ferdinando Mezzelani che è stato di recente protagonista di un altro grave sinistro mentre l’uomo era alla guida della sua moto e si è scontrato con un camion.
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