Roma, vede la ex col ‘rivale’: la vendetta è diabolica

L'uomo alla vista del 'rivale' con la sua ex fidanzata mette in scena un piano diabolico

volante polizia
Una volante della Polizia di Stato

Tampona l’auto del nuovo fidanzato della ex – suo odiato ‘rivale’ – e poi pretende pure il risarcimento dei danni alla carrozzeria della sua macchina. Si è chiuso con un arresto per estorsione il tentativo di un 36enne romano di intimidire la neo coppia, minacciata, perseguitata e infine costretta a subire un incidente per strada chiuso poi col taglieggiamento.

L’uomo alla vista del ‘rivale’ con la sua ex fidanzata mette in scena un piano diabolico

Il fatto risale a qualche giorno fa a Primavalle. C’è traffico. E il 36enne per pura casualità incrocia l’auto del nuovo compagno della ex fidanzata; lei siede sul posto del passeggero. La guarda e il tempo di urlare un po’ di insulti a entrambi e poi scatta la vendetta. Ingrana la marcia e tampona l’auto.

L’altro automobilista – che lui considera “rivale” – blocca la marcia, mette al sicuro la fidanzata in un distributore e poi discute con chi lo ha tamponato. Ma il 36enne pretende anche di avere ragione: “Per colpa tua ora ho anch’io la macchina ammaccata, adesso mi dai subito 1.500 euro”.

Il giovane, temendo ritorsioni peggiori per la fidanzata, accetta. Va a casa, dal padre, e recupera i soldi che consegna in sua presenza al taglieggiatore ‘geloso’.

Nel frattempo, però, la ex fidanzata aveva allertato il 112 e gli uomini del locale commissariato si mettono subito a caccia dell’aggressore.

Tre giorni dopo sarà lui stesso a bussare negli uffici della Polizia per costituirsi. Il giudice dispone l’arresto e la misura cautelare in carcere.

Lo stalker-pusher

Nell’ambito di un altro intervento lo steso giorno è finito in manette uno stalker-pusher, anche lui trentenne e romano.

Durante una lite con la fidanzata in un parcheggio di un supermercato a Pietralata la minaccia di morte: Tu mi lasci? Bene, io ti sparo. La pistola ce l’ho”.

La giovane terrorizzata denuncia le minacce alla polizia. Scatta la perquisizione. Gli agenti cercano l’arma, ma non la trovano. In casa in compenso però recuperano 450 grammi di cocaina pura e due bilancini di precisione. L’arresto scatta per detenzione di sostanze stupefacenti a fine di spaccio.