Jo Squillo derubata a Roma, in zona Talenti, mentre cenava in un ristorante non lontano dagli studi televisivi “Fabrizio Frizzi”. Era in partenza, le sono state portate via le valigie coi ricordi di una vita. La denuncia via social.
La cantante e conduttrice televisiva mostra l’auto forzata dai ladri: “Mi hanno portato via la mia vita”. Il furto a Talenti
Jo Squillo ha pubblicato un video sul suo canale Instagram in cui spiega l’accaduto e testimoniare le condizioni in cui ha ritrovato il furgone su cui viaggiava: il portellone forzato, i vetri scassinati.
“Ore 20, Roma – Via Ojetti, ecco come ho ritrovato la mia macchina. Tre valigie con la mia storia: canzoni, sentimenti, progetti, abiti memorabili, computer, documenti… Con la speranza che tutto questo possa aiutare qualcuno a vivere meglio”, ha scritto la show girl.
Il video
Nel video Jo Squillo ha spiegato: “Ebbene sì è capitato anche a me. Ovvero la triste avventura di farsi rubare tutto. Ieri sera a Roma, mi hanno portato via tutto, erano più o meno le 20.30.
Mi hanno spaccato il vetro della macchina e mi hanno rubato tutte le valigie. Ero in partenza, mi sono fermata a mangiare vicino alla Rai, agli studi Dear. Forse ci hanno tenuti d’occhio.
Un po’ di leggerezza da parte mia o speranza che gli altri non commettano certe cose. È un momento difficile.
Mi hanno portato anche via abiti, abiti di scena, abiti della memoria… Per non parlare dei gioielli preziosi che mi hanno portato via e che facevano parte della mia vita da 30 anni. Fortunatamente stiamo tutti bene, si va avanti”.
Jo Squillo si trovava a Roma perché, nei giorni scorsi è stata l’inviata a Sanremo del programma di Caterina Balivo, La Volta Buona, che viene appunto trasmesso dalla Capitale.
La cantante ha seguito il Festival sul posto e con i suoi servizi simpatici riportava tutte le informazioni principali in trasmissione.
La disavventura di Federico Ruffo
A novembre esperienza analoga per Federico Ruffo di Mi Manda Rai Tre, mentre si ferma per mangiare un panino a Ostia verrà derubato di un cappotto e dello zaino col pc contenente il suo archivio. L’appello e dopo un paio di giorni il ritrovamento. Una storia finita bene quella del giornalista.
