La Polizia di Stato ha recuperato il personal computer e gli hard disk rubati sabato scorso al giornalista Federico Ruffo. I ladri si sentivano braccati, avevano le ore contate, e si sono liberati del materiale diventato ormai troppo scottante.
La Polizia ha stretto d’assedio il palazzo dove la geolocalizzazione segnalava la refurtiva: i ladri, messi alle strette, hanno abbandonato il materiale vicino a un cassonetto
L’indagine degli investigatori del X Distretto di Polizia ha dato i suoi frutti. L’appello lanciato dal conduttore di “Mi manda Rai Tre”, Federico Ruffo, derubato del suo materiale di lavoro nei pressi del lungomare, ha funzionato. Il dirigente Antonino Mendolia con il suo vice, il preziosissimo Fabrizio Petrucci, hanno raccolto tutti gli indizi da Ruffo, inclusi i tracciati sulla geolocalizzazione del pc, e sono andati a presidiare da subito la palazzina di alloggi comunali di via Mario Ruta, sempre a Ostia.
Vista l’impossibilità di procedere a una perquisizione generalizzata negli oltre 60 appartamenti dell’isolato, gli investigatori hanno iniziato con il pedinare i pregiudicati che vivono in zona. Impossibilitati a muoversi in libertà, questi hanno iniziato loro stessi a investigare sull’autore del furto. Evidentemente le pressioni hanno dato i loro frutti considerato che intorno alle 12,30 di oggi, martedì 21 novembre, una pattuglia del X Distretto ha rinvenuto il computer portatile e i due hard disk abbandonati vicino a un cassonetto della spazzatura di via Mario Ruta.
Il materiale è stato riconsegnato nel pomeriggio al derubato che ha ringraziato calorosamente il personale del Distretto di Polizia.
Gli autori del gesto restano ignoti ma la Polizia scientifica ha effettuato sul materiale tutti i rilievi del caso per individuare impronte digitali ed eventuali ulteriori tracce.
