Aggressione mortale dei rottweiler a Manziana: invocato il patentino obbligatorio per i possessori di animali

Earth: "Nel Lazio percorsi formativi per cani mordaci praticamente inesistenti". L'appello a Rocca per il controllo del rispetto delle norme e istituzione di un patentino obbligatorio

Foto non collegata ai fatti

Con le indagini in corso dopo la drammatica morte del 39enne Paolo Pasqualini, aggredito e ucciso a Manziana da tre rottweiler fuggiti da una proprietà nei pressi del bosco dove il giovane si stava allenando, diverse associazioni animaliste per la tutela legale degli animali, si sono attivate in queste ore per ribadire un maggiore controllo e rispetto della normativa vigente, sui corsi obbligatori per gli animali mordaci.

Tra queste, l’Associazione Earth che ha scritto al Governatore della Regione Lazio Francesco Rocca, e che propone da tempo anche l’obbligo di un patentino per tutti i possessori di animali, che ne attesti la loro capacità di gestione.

Earth: “Nel Lazio percorsi formativi per cani mordaci praticamente inesistenti”. L’appello a Rocca per il controllo del rispetto delle norme e istituzione di un patentino obbligatorio

In queste ore drammatiche per i familiari di Paolo Pasqualini, con la Procura di Civitavecchia che ha aperto un fascicolo sulla sua terribile morte, si torna a discutere del tema della gestione degli animali domestici potenzialmente pericolosi e del corretto adempimento dei corsi che dal 2009, sono stati resi obbligatori per i proprietari di cani aggressivi.

Ad affermare con forza una carenza in tal senso dell’operato degli organi preposti, è Earth che proprio oggi ha rivolto un appello al Governatore Rocca, per metterlo al corrente della situazione e provvedere a rafforzare il controllo del rispetto della normativa regionale nazionale, con la finalità della tutela dei cittadini e degli animali.

Aperto un fascicolo: i proprietari dei rottweiler rischiano di finire nel registro degli indagati

Un tema divenuto una valanga inarrestabile nell’opinione pubblica, che a seguito del terribile episodio di cronaca, chiede che venga fatta giustizia per la morte del 39enne, che passi soprattutto da una verifica della responsabilità della proprietà dei tre animali che lo hanno aggredito e ucciso.

“Ci sono persone che acquistano gli animali senza la minima conoscenza delle loro caratteristiche. Questo deve finire – afferma Valentina Coppola di Earth -.Chiediamo da tempo un Patentino obbligatorio per tutti i possessori di animali, oltre ai corsi resi già obbligatori per chi possiede un animale mordace”.

L’associazione animalista che si occupa della tutela giuridica degli animali, riferisce da tempo anche la necessità di un maggiore controllo di questi iter applicati sugli animali che hanno già mostrato comportamenti aggressivi: “A livello di ASL c’è molto da fare. Dal 2009 sono obbligatori i corsi per i cani mordaci, ma non vengono svolti seriamente a nostro avviso. Non solo chi dovrebbe farlo spesso sfugge, ma le stesse ASL spesso si limitano a svolgere una formazione in FAD per cani aggressivi“.

L’assoluzione per precedenti di morte per aggressione di un branco di cani domestici

Il caso del 39enne deceduto a Manziana, non è l’unico a gridare che qualcosa cambi in Italia sul fronte dei controlli e degli obblighi da parte dei proprietari di animali potenzialmente pericolosi.

Con le dinamiche dell’aggressione da parte del branco, terribile il caso di cronaca nel torinese dell’anziana sbranata da cinque lupi cecoslovacchi. La figlia venne assolta dal giudice che riferì: “Evento imprevedibile, animali docili e mai aggressivi”.

Nel caso dei rottweiler, è noto che sono animali selezionati per la guardiania, pertanto nei confronti degli estranei nel momento in cui una persona passa vicino alla loro proprietà, scatta l’istinto di difesa che ieri è scattato anche tra loro nei confronti della vittima tragicamente deceduta con l’aggressione di questo banco familiare che di fronte alle reazioni disperate del giovane deve aver perfino rafforzato la difesa dello stesso branco” – ha proseguito l’etologa Valentina Coppola.

Al Governatore Rocca è stato intanto sottolineato dall’Associazione come nel Lazio i percorsi formativi per cani individuati come mordaci sono praticamente inesistenti: “Ci siamo messi a disposizione anche noi con i nostri esperti cinofili riconosciuti a livello regionale. La necessità è ora più che mai di percorsi formativi in campo. Assurdo che questa attività sia svolta seriamente solo dai privati oggi” – concludono.