Derby di Roma, orda di tifosi armati di bottiglie nonostante il divieto di vendita: due negozianti denunciati

Tra le armi dei tifosi che hanno creato il panico prima e dopo il Derby c'erano soprattutto bottiglie: divieto di vendita ignorato nei dintorni dello stadio. Due denunce 

Tra le armi in mano all’orda di tifosi che la scorsa notte hanno creato il panico a Piazza Mancini, c’erano soprattutto bottiglie di birra e cocci di vetro. Una mole di “munizioni” incredibile a giudicare dalle immagini e da quanto è rimasto sull’asfalto, dopo i lanci che hanno segnato il percorso dov’è avvenuto a distanza ravvicinata, l’inseguimento del corteo di teppisti sotto le mentite spoglie di sostenitori della propria squadra.

Tra le armi dei tifosi che hanno creato il panico prima e dopo il Derby c’erano soprattutto bottiglie: divieto di vendita ignorato nei dintorni dello stadio. Due denunce

Nel pre partita, mercoledì scorso, in attesa dell’inizio del derby della Capitale, sarebbero state molte le bottiglie di vetro vendute nonostante l’ordinanza contraria, e accumulate per dare vita a quell’inaccettabile spettacolo di violenza per le strade avvenuto a fine match.

E’ quanto emerso da una serie di fitti controlli amministrativi eseguiti dalla Polizia di Stato, nella stessa giornata dei tafferugli tra tifosi, avvenuti sia prima che dopo il Derby di Coppa Italia, e sfociati nell’accoltellamento di un 30enne tifoso romanista, che stava consumando una birra con gli amici in un pub quando un gruppo di tifosi della squadra avversaria si è introdotto nel locale e lo ha aggredito.

Per il titolare e il commesso del negozio di alimentari,sarebbe infatti scattata la denuncia per aver violato l’Ordinanza prefettizia che vietava la vendita di bevande in contenitori in vetro prima dell’incontro calcistico di Coppa Italia.

Quelle stesse bottiglie e chissà quante altre, che per tutta la sera sono state le altre protagoniste degli scontri contro gli agenti di Polizia in tenuta antisommossa, che hanno seguito il corteo di tifosi violenti fino a piazza Mancini.

La vendita di alcune bottiglie, stando alla ricostruzione dei fatti, sarebbe avvenuta nel pre partita della gara di Coppa Italia tra Lazio e Roma di mercoledì scorso nel negozio di piazza Mancini.

Sono stati gli agenti della Divisione Amministrativa della Questura di Roma a far scattare la denuncia per la grave violazione dell’ordinanza del Prefetto di Roma che vietava la vendita di quei contenitori di vetro già da tre ore prima l’inizio del match.

Come loro, si presume che in tanti abbiano trasgredito quel divieto, che alla luce di quanto accaduto è più che mai necessario per limitare i danni, altrimenti non si spiega quel cumulo di cocci di bottiglia, giustificabili sono se attinti da una campana per la raccolta del vetro spaccata.

Tutti gli indagati al momento sono da ritenersi presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.