“Raggirò Gina Lollobrigida”: condannato il factotum Andrea Piazzolla

La condanna per circonvenzione di incapace: tre anni di carcere

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Andrea Piazzolla in tv con Gina Lollobrigida - Canaledieci.it

Condanna a  3 anni di carcere per Andrea Piazzolla il factotum di Gina Lollobrigida. Avrebbe approfittato “dell’indebolimento della corretta percezione della realtà” e dello stato di “vulnerabilità” della diva, scomparsa a gennaio all’età di 95 anni, per sottrarre parte del suo patrimonio. Da qui l’accusa di circonvenzione di incapace.

La condanna per circonvenzione di incapace: tre anni di carcere

La pm Eleonora Fini, che ha indagato per anni sul caso, aveva sollecitato 7 anni e mezzo di carcere nei suoi di Piazzolla.

Il factotum della Bersagliera, però, si è sempre difeso sostenendo che Gina Lollobrigida fosse perfettamente in grado di intendere e di volere e che lui era stato l’unico ormai da tanti anni a starle sempre vicino. Mentre la parte civile rappresentata da Milko Skofic aveva ribadito come l’attrice fosse stata defraudata di una grossa fetta del suo patrimonio dopo che le era stato fatto il vuoto attorno.

Sono stato l’unico a prendermi cura di Gina Lollobrigida. Non ho mai visto ne’ il figlio ne’ il nipote al cimitero di Subiaco”, ha ribadito in aula Piazzolla.
Andrea Piazzolla è stato anche condannato anche a rifondere le parti civili e alla provvisionale di 450mila euro.

Gina Lollobrigida, smentita però da una perizia disposta a palazzo di giustizia, ha sempre smentito di essere influenzabile e di aver disposto lei del suo patrimonio. Una conferma della sua scelta è arrivata propio all’indomani della sua morte con l’apertura del testamento.

“Il patrimonio disperso”

Dissequestrata la villa sull’Appia antica a favore degli eredi della diva, il suo unico figlio e il nipote.

Secondo la ricostruzione della procura Piazzolla negli anni si sarebbe impossessato di circa 350 beni di proprietà dell’attrice, spesso messi in vendita tramite diverse case d’asta.

Una parola di giustizia su quello che Lollobrigida è la sua famiglia hanno passato negli ultimi dieci anni”, il commento di Michele e Alessandro Gentiloni che da anni assistono il figlio della Lollobrigida, parte civile nel procedimento.

“La condanna? Sono amareggiato in ogni caso per qualcosa che non doveva accadere. Sono stato per anni tenuto lontano da mia madre”,  ha detto il figlio di Lollobrigida.

Si sottolinea comunque che la condanna non può ritenersi definitiva solo se fissata dalla Cassazione. Piazzolla è già pronto a fare ricorso in appello contro la condanna di primo grado.