Asl Roma 6, queste strutture ospedaliere diventeranno Case della Comunità: quali sono

11 strutture ospedaliere ricadenti nella giurisdizione della Asl Roma 6 si gioveranno di una serie di novità per affrontare meglio le nuove emergenze sanitarie

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Per affrontare le nuove emergenze sanitarie in maniera più appropriata la Asl Roma 6 ha iniziato concretamente la riconversione in Case della Comunità di alcune strutture ospedaliere presenti sul territorio Asl Roma 6. Si tratta di un processo fondamentale e atteso che necessita di molti passaggi che sono seguiti da vicino dalla Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria Locale Roma 6.

11 strutture ospedaliere ricadenti nella giurisdizione della Asl Roma 6 si gioveranno di una serie di novità per affrontare meglio le nuove emergenze sanitarie

Le Case della Comunità – CdC- nella fattispecie sono le nuove strutture socio-sanitarie che entreranno a far parte del Servizio Sanitario Nazionale e la loro funzione, dotazione tecnica e finalità sono sono descritte nel DM 77 del 23 maggio 2022.

La Casa della Comunità prevede un rinnovato modello di intervento multidisciplinare e al suo interno si troveranno équipe multiprofessionali composte da Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Specialisti Ambulatoriali, Infermieri e Psicologi.​

Il Direttore Sanitario Dottor Vincenzo La Regina, con delle dichiarazioni ufficiali, spiega il percorso legale e normativo che aiuterà a riconvertire queste strutture ospedaliere:  “Sia il PNRR che il DM77 lanciano una sfida – ha dichiarato La Regina – che va colta e da cui emerge senza alcun dubbio e in maniera importante quanto il capitale umano rappresenti l’elemento centrale del successo o meno di questa sfida. La Direzione Strategica Asl Roma 6, assume la responsabilità di guidare questi processi innovativi che stanno all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Decreto Ministeriale 77 e che trovano la nostra massima condivisione con il Middle management e il personale dell’azienda. Questa è per noi un’occasione importante per posizionare una leadership dal basso diffusa e condivisa perché siamo convinti e consapevoli che il capitale umano sia una risorsa strategica e indispensabile per il successo futuro del mondo sanitario”.

In particolare, il Dottor Stefano Villani, Direttore del Dipartimento del Territorio ha spiegato, nel territorio della Asl Roma 6 quante Case della Comunità sorgeranno,  e quali sono le tempistiche ufficiali affinché siano operative: “Parliamo di 11 Case di Comunità nei sei Distretti della Asl Roma 6 che toccano i territori di Frascati, Albano Laziale, Ciampino, Pomezia, Velletri e Anzio. Strutture aperte 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, che offrono servizi sanitari e socio-sanitari di prossimità alla popolazione. Le Case della Comunità saranno operative entro il 31dicembre del 2024”.                       

Descrivendo la specificità dei nuovi standard clinici e sanitari delle nuove strutture riconvertita, Villani ne descrive le caratterstiche:Le Case di Comunità rispondono agli standard e dotazioni previste dal decreto del Ministero della Salute che definisce i modelli e gli standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale​ (DM 77/2022). Tra gli obiettivi del Decreto si punta a migliorare accesso, qualità, efficienza e sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale. Tutto ciò, con un impatto anche sulla diffusione della Telemedicina”.

A livello sanitari ci saranno nuovi servizi, oltre a quelli già presenti: “I pazienti – specifica Villani troveranno tutti i servizi attualmente presenti nei distretti e nelle case della salute. Si sta valutando la possibilità di implementare alcuni ambulatori specialistici e altri servizi in particolar modo nei distretti carenti.

Infine, a livello fattivo, Villani evidenzia che, a processo completato, ci saranno anche vantaggi anche per i medici di base nell’applicazione di queste nuove normative: “Oltre i benefici previsti dall’applicazione del Decreto Ministeriale, I Medici di Medicina generale che opereranno con le loro Unità di Cure Primarie (UCP) presso le Case di Comunità avranno il vantaggio di avere prossimi gli specialisti, l’ospedale di Comunità e i servizi tutti anche diagnostici”.

Recentemente vi avevamo descritto di come proprio la Asl Roma 6 abbia realizzato di recente un nuovo protocollo per reprimere e segnalare le violenze sulle donne.

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