Ostia, se hai una frattura evita il pronto soccorso del Grassi al mattino

Ortopedici a mezzo servizio eppure le ambulanze trasportano al Pronto soccorso i pazienti con traumi ossei. Attese anche di dieci ore in caso di frattura

peonto soccorso ospedale Grassi

Una donna trasportata in ambulanza per trauma cranico prima di essere visitata dall’ortopedico ha dovuto aspettare dieci ore. E una ragazzina con una sospetta frattura è stata lasciata al “Grassi” dall’ambulanza pure in assenza di uno specialista. Un ortopedico assoldato “a gettone” per le consulenze è venuto appositamente in aereo da Palermo per visionare un paziente e poi se ne è tornato in Sicilia.

Ortopedici a mezzo servizio eppure le ambulanze trasportano al Pronto soccorso i pazienti con traumi ossei. Attese anche di dieci ore in caso di frattura

Scene allucinanti al pronto soccorso dell’ospedale “Grassi” di Ostia. Come già anticipato in questo articolo, dal 2 gennaio scorso gli specialisti del reparto di Ortopedia non coprono più il turno presso il Pronto soccorso nei giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,00 alle 14,00. La Asl Roma 3 ha cercato di fronteggiare questa decisione assunta dal reparto ingaggiando ortopedici “a gettone” che operano in cooperativa e solo per i codici rossi ovvero per gli infortuni più gravi. Per questo motivo durante la mattinata se c’è un trauma osseo o comunque che coinvolga anche la parte scheletrica del paziente, si chiama lo specialista che deve raggiungere l’ospedale dal punto della città in cui si trova. La settimana scorsa, ad esempio, l’ortopedico a consulenza è dovuto partire da Palermo in aereo, arrivare al Grassi, effettuare la sua prestazione e riprendere il volo per la Sicilia.

In questi ultimi giorni la vicenda sta assumendo toni drammatici. Questo perché l’Ares 118, nonostante sia stata informata del disservizio, continua a trasportare a tutte le ore i traumatizzati al Grassi. Così oggi è successo che una donna arrivata in ambulanza e registrata al triage alle 5,30 del mattino accusando un trauma cranico, alle 15,30 non era stata ancora vista dall’ortopedico. Stessa sorte, con lunghe attese, per una ragazzina con una frattura.

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E’ un cartello all’ingresso del Pronto soccorso a ricordare che “La presenza dello specialista ortopedico in Ps non è più prevista dal lunedì al venerdì tra le 8,00 e le 14,00. In tale fascia di orario, quindi, sarà garantita l’assistenza solo alle patologie post-traumatiche acute gravi con codice d’ingresso al triage maggiore”. L’invito a rivolgersi altrove è evidente: “Gli altri pazienti che vogliono rivolgersi al Ps dovranno attendere l’orario di presenza dell’ortopedico ove non decidano di recarsi in altra struttura o presso proprio medico di medicina generale”. I medici in servizio si scusano “ma dobbiamo garantire le urgenze e gli interventi chirurgici prima delle visite ambulatoriali”.