Roma, allarme bomba in metro: stazione resta chiusa per mezzora

L'allarme bomba ha portato alla chiusura per mezzora di una stazione, ma era un pacco dimenticato. Si temono attentati

Foto di repertorio

Un borsone dimenticato in metro nella serata di ieri, martedì 10 ottobre, ha fatto scatto scattare l’allarme bomba. Sul posto sono stati chiamati gli artificieri.

L’allarme bomba ha portato alla chiusura per mezzora di una stazione, ma era un pacco dimenticato. Si temono attentati

L’allarme è scattato intorno alle 21.30 nella stazione Marconi rimasta chiusa per circa mezzora. In realtà non si trattava di un pacco bomba camuffato ma di una semplice borsa dimenticata. L’attenzione delle forze dell’ordine, infatti, in queste ore è massima.

La guerra in Medio Oriente ha messo in moto anche la sicurezza in Italia e Roma in prima linea.

In seguito ai fatti di Israele “si rende necessario rafforzare i servizi di vigilanza e controllo del territorio a carattere generale e sensibilizzare con effetto immediato le misure di vigilanza e sicurezza a protezione degli obiettivi diplomatico-consolari, religiosi, culturali, economici e commerciali israeliani, ebraici e palestinesi e di ogni altro sito e/o interesse ritenuto a rischio per la circostanza”. E’ quanto si legge in un circolare firmata l’8 ottobre dal capo della Polizia, Vittorio Pisani. Nel documento si raccomanda inoltre di “implementare al massimo l’attività informativa, al fine della tempestiva attuazione di ogni altra misura idonea a prevenire il compimento di illegalità e a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica”.

La Meloni in Sinagoga

Non si esclude infatti che l’Italia diventi obiettivo di “atti criminali come quelli di Hamas”, ha dettola premier Giorgia Meloni che, ieri, attesa alle celebrazioni per i 70 anni di Eni ha cambiato programma all’ultimo secondo e si è recata in Sinagoga per mostrare solidarietà alla comunità ebraica. All’uscita ha garantito anche l’impegno dello Stato “nella difesa dei cittadini da ogni forma di antisemitismo”.

Nella caccia casa per casa ai civili, nel rastrellamento di bambini, giovani c’è l’odio verso l’intero popolo – ha detto la premier facendo riferimento ai fatti di Israele –  Bisogna intensificare – ha proseguito – la protezione dei cittadini di religione ebraica anche sul nostro territorio perché il rischio di emulazione degli atti criminali da parte di Hamas potrebbe arrivare anche da noi”.