Metropolitane nel caos, dalle linee urbane al trenino Roma Lido disservizi a raffica: la protesta dei pendolari

Treni rallentati e forti disagi sulle tre metropolitane di Roma e sul trenino della Roma Lido nel mirino delle proteste la mancanza di convogli e altre criticità

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Disagi e corse soppresse. Immagine di repertorio di Canaledieci.it

Mattinata da dimenticare per l’intero servizio di trasporto metropolitano e ferroviario di Roma, partendo dalla Roma Lido per arrivare sino all’ultima stazione della linea C situata a ovest della città a Monte Compatri Pantano. Tra chiusure, ritardi e attivazioni di bus sostitutivi moltissimi viaggiatori sono rimasti impigliati nella rete dei disservizi le cui ragioni risiedono anche nei nodi, tra l’altro, emersi in un incontro cui hanno partecipato nei giorni scorsi i vertici del management, l’assessorato ai trasporti di Roma Capitale, il Comitato Pendolari Roma Ostia e quello che riunisce la parte nord della città.

Treni rallentati e forti disagi sulle tre metropolitane di Roma e sul trenino della Roma Lido nel mirino delle proteste la mancanza di convogli e altre criticità

Ma veniamo alla cronaca degli stop and go che si sono verificati in rapida sequenza questa mattina martedì 26 settembre. Intorno alle sette la Ferrovia Roma Lido annuncia che, a causa del guasto a un treno il servizio è rallentato; intorno alle 8.00 viene attivata una navetta in partenza dalla stazione Cristoforo Colombo ma è ormai troppo tardi per impedire che la ressa di viaggiatori in attesa si allarghi a macchia d’olio su tutte le altre stazioni della linea.

Un’ora dopo, alle 7.47, a causa della mancanza di convogli viene annunciato che il servizio è rallentato sia sulla metro B, sia sulla linea A a causa della mancanza di treni circolanti. Dulcis in fundo, alle 7.59 la metro A si ferma per un guasto tecnico che, per fortuna, viene risolto in pochi minuti ma che provoca forti ritardi prima della sua riattivazione a pieno regime.

Il cahier des doleances della Metromare, flagellata dalla cronica mancanza di treni dedicati e alle voci di un trasferimento della stazione di testa alla Magliana oggetto, tra l’altro, di una recente intervista di Canale 10 all’Assessore regionale ai trasporti Fabrizio Ghera (leggi qui), intanto, si arricchisce di ulteriori negatività, puntualmente segnalate all’azienda e all’amministrazione di Roma Capitale dal Comitato Pendolari Roma Ostia.

L’annunciata conclusione dei lavori sulla stazione di Acilia Sud/Dragona, già slittata dall’autunno di quest’anno al mese di aprile del 2024 non viene, di certo, accolta con favore dai viaggiatori direttamente coinvolti. Ci vorrà praticamente un altro anno di passione, nella migliore delle ipotesi, affinché, tra consegna e collaudi finali l’Ansfisa (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali) possa dare il via libera conclusivo all’apertura dell’esercizio ferroviario per i passeggeri. Tra l’altro a causa di ritardi di anni accumulati grazie all’inerzia del Comune di Roma Capitale la Stazione di Acilia sud/Dragona aprirà senza le necessarie opere di accesso e adeguati parcheggi di scambio.

Numerose le incognite che ancora gravano sugli interventi necessari a restituire dignità al servizio di trasporto sulla Roma Lido

Un fitto mistero grava, poi, sulla stazione di Tor di Valle per quanto riguarda l’attivazione degli ascensori e delle scale mobili di accesso alle due banchine in direzione Roma e in quella per Ostia che non saranno, di sicure, pronte nel momento in cui il cantiere chiuderà stando a quanto replicato dai vertici della società di gestione del servizio.

Altri punti interrogativi di rilievo emergono in relazione ai progetti per la Roma Lido previsti nell’ambito delle opere programmate in vista del Giubileo 2025 per le quali sono state erogate le coperture finanziarie stanziate dal Governo all’inizio dello scorso mese di giugno. Cinque milioni di euro saranno destinati alla costruzione della stazione Giardino di Roma e altri sette a quella di Mezzocammino. Sulla loro messa in funzione grava, tuttavia, la mancanza di un progetto esecutivo che è condizione necessaria per dare liquidità ai soldi disponibili e che dovrà, a termini di procedimento essere presentato entro la fine di quest’anno.

Sulla stazione di Mezzocammino devono, in particolare, essere sciolte alcune incognite di natura progettuale. La struttura dovrebbe essere realizzata al margine nord-occidentale del quartiere, nell’area antistante via di Trafusa, ma occorre accertarsi se il parcheggio esistente, asfaltato e illuminato, nonché situato nei pressi di un vicino asilo possa essere effettivamente utilizzato, come sostiene il Comitato Pendolari Roma Ostia come area di scambio per chi lascerà in sosta il proprio veicolo utilizzando i convogli della Metromare.

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