Tronchi di pini abbattuti all’Infernetto mettono a rischio la sicurezza del quartiere, ecco perché

Ad allertare gli uffici competenti a rimuovere i resti dei pini abbattuti e a multare i responsabili il capogruppo di Azione Andrea Bozzi

Che non possa trattarsi di una casualità emerge in tutta evidenza dal fatto che i tronchi di pini risultanti dal taglio con motoseghe, sono stati praticamente accatastati in uno dei canali di scolo che fiancheggiano viale di Castel Porziano, all’altezza del civico 400 nel quartiere residenziale dell’Infernetto. Un abbattimento che, solo per paradosso, si può considerare “controllato” dato che si è concluso con lo smaltimento abusivo di una serie di alberi ad alto fusto ritenuti pericolanti e quindi rimossi.

Ad allertare gli uffici competenti a rimuovere i resti dei pini abbattuti e a multare i responsabili il capogruppo di Azione Andrea Bozzi

A chiedere di fare immediata chiarezza su un episodio suscettibile  anche di creare problemi alla pubblica incolumità è stato il capogruppo di Azione in consiglio municipale, Andrea Bozzi, che ha sollecitato l’assessore all’ambiente, Valentina Prodon, a effettuare tutte le verifiche del caso, “provvedendo a far rimuovere pezzi di alberatura tra l’altro suscettibili di provocare allagamenti, se la zona dovesse mai essere interessata da importanti precipitazioni meteorologiche”, ma anche a “multare la ditta eventualmente incaricata dal X municipio per le modalità assolutamente illegali con cui sono stati rimossi dalla sede stradale i tronchi risultanti dal taglio delle piante”.

L’invito a provvedere è stato formalizzato oggi, venerdì 15 settembre, nell’ambito dei lavori convocati dalla Commissione Trasparenza, presieduta dall’assessore all’ambiente, in merito all’annunciato abbattimento di altri numerosi pini all’interno del limitrofo quartiere di Casal Palocco. I profili da verificare per ricostruire con esattezza i vari livelli di responsabilità, a iniziare da quelli gravanti sulla ditta appaltatrice incaricata di effettuare gli abbattimenti, attengono anche ai danni derivanti dall’impossibilità di utilizzare il legno dei tagli come rifiuto del verde che è di proprietà pubblica per trasformare i tronchi in biomasse che hanno, a tutti gli effetti, anche un valore squisitamente economico.

Nel frattempo si possono formulare alcune considerazioni sul fatto che via di Castel Porziano, nel tratto compreso tra via Ermanno Wolf Ferrari e via Canazei, è stata anche nelle settimane passate teatro di altri interventi di abbattimento di pini ammalorati ma in quest’occasione da parte dei vigili del fuoco (leggi qui).

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In quel caso era stata la caduta di un ramo a segnalare l’estrema pericolosità delle piante dal grande ombrello situate in quel settore, e quindi l’esigenza di eliminarle. I resti del taglio rimasero sull’asfalto per circa due settimane prima di essere rimossi con la conseguente chiusura del tratto di via di Castel Porziano interessato dalla loro presenza. Un divieto di transito che ha condizionato in maniera importante la viabilità della zona e che, si può ipotizzare, possa magari aver indotto qualche residente a chiedere agli operatori che si sono occupati di questa seconda tranche di abbattimenti di ammassarne gli avanzi nei canali di scolo allo scopo precipuo evitare nuove ripercussioni sulla viabilità.

Intanto inizia a serpeggiare anche tra i residenti il malumore per le modalità con cui i tronchi sono stati scaraventati nel canale di deflusso delle acque piovane dove, scrive un lettore, “è rimasto ancora molto materiale con grave pericolo per le abitazioni presenti in zona nel caso di imponenti precipitazioni meteorologiche”.

Foto social di Emanuele Valeri