Roma, investì e uccise due turiste belghe: salta lo sconto di pena

Il giudice rigetta l'abbreviato per l'automobilista che investì e uccise le turiste belghe sull'A24: negato lo sconto di pena

Le turiste uccise dall'automobilista
Le due turiste morte investite sulla bretella

Niente sconto del terzo della pena in caso di condanna. Il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Roma ha respinto la richiesta di rito abbreviato condizionato all’ascolto dei periti avanzata dalla difesa di Francesco M., il 53enne romano che sotto effetto di mix di droghe e senza patente nella tarda serata dell’8 ottobre 2022 sull’A24, all’altezza dello svincolo di Tor Vergata, ha investito e ucciso le due turiste belghe Jessy Dewildeman di 24 anni e Wibe Bijls di 25.

Il giudice rigetta l’abbreviato per l’automobilista che investì e uccise le turiste belghe sull’A24: negato lo sconto di pena

L’automobilista ora dovrà affrontare un processo ordinario come richiesto dal pubblico ministero Giovanni Musarò, titolare del fascicolo.

Jessy Dewildeman e Wibe Bijls erano state uccise il giorno dopo il loro arrivo a Roma, dove avevano programmato le vacanze. Sono state investite dalla Smart guidata dall’imputato – che guidava sotto effetto di cocaina e oppiacei – mentre cercavano di aiutare alcuni automobilisti feriti in un tamponamento.

Jessy Dewildeman lavorava come cameriera, Wibe Bijls invece era la chef di un ristorante a Menen, ed era incinta.

Secondo le indagini della procura di Roma, sarebbe poi sopraggiunta la Smart che le ha travolte per poi proseguire la corsa.

L’uomo, come accertato dalla Polizia stradale di Roma Est, al momento dell’impatto era positivo ai test della droga e privo della patente, già sospesa. Venne rintracciato a casa ed arrestato. Dopo essere fuggito via dal luogo dell’incidente aveva abbandonato l’auto poco distante raggiungendo – secondo la sua versione – l’abitazione grazie a un passaggio.

I familiari a Roma

I familiari delle vittime una ventina di persone in tutto oggi, mercoledì 13 settembre, sono arrivate dal Belgio a piazzale Clodio per assistere all’udienza dove hanno deciso di costituirsi parti civili nel processo.

“La condotta posta in essere dall’imputato – si legge nella richiesta presentata dal , rappresentati dall’avvocato Domenico Musicco – ha provocato e tuttora provoca, in capo al Signor Christophe Joseph Dewildeman, alla Signora Evelyne Carine Derumeaux e Jason Dewildeman gravissimi danni, anche morali, biologici ed esistenziali, danni tutti che debbono considerarsi conseguenza immediata e diretta delle sue condotte”.

L’imputato quella notte era una mina vagante. Non ha affatto visto le due ragazze nonostante il tratto fosse rettilineo e per di più illuminato“, ha dichiarato a Canaledieci l’avvocato Musicco.

La prima udienza del processo è stata fissata davanti al tribunale per il prossimo 26 settembre. A negare il via libera al rito abbreviato il gup Angela Gerardi.