Un blitz con tutte le forze dell’ordine impegnate e un enorme dispiegamento di mezzi è in corso dalle prime luci dell’alba di oggi, giovedì 31 agosto, per le strade di Nuova Ostia. L’operazione interforze è scattata in risposta alla reazione di alcuni elementi all’arresto di un giovane pusher sorpreso con un kg di droga in via Marino Fasan.
Mezzo migliaio di uomini impegnati in un blitz contro i nuovi clan. Sul posto anche i vigili del fuoco per l’apertura di appartamenti e nascondigli
Circa 500 gli uomini sono impiegati per effettuare le perquisizioni in numerose abitazioni di via Marino Fasan e nelle vie limitrofe. Si tratta di agenti della Polizia di Stato, carabinieri, Guardia di Finanza con l’ausilio dei vigili del fuoco e delle unità cinofile. Gli operatori, coordinati dall’alto dell’elicottero, stanno facendo irruzione in diversi appartamenti protetti da porte blindate e grate di ferro dove si presume si nascondano i leader dei nuovi clan, padroni delle piazze di spaccio dopo l’azzeramento dei mafiosi storici della città.
Data la complessità e le potenziali implicazioni criminali che le ricerche potrebbero avere, al blitz stanno partecipando anche gruppi speciali come l’antiterrorismo, le unità operative di primo intervento (Uopi) della polizia e le aliquote di primo intervento (Api) dei carabinieri. I controlli sono stati estesi alle aree verdi e incolte che si trovano nei pressi delle palazzine perquisite. Sono presenti anche tecnici dell’Acea.
I carabinieri hanno scoperto anche un ingegnoso sistema per trasmettere la droga senza che i pusher dovessero uscire da casa: ecco quale.
Per facilitare il compito delle forze dell’ordine sono state deviate le linee bus 01 e 062 che sono tornate regolari a partire dalle ore 8,20.
L’attività prende le mosse come risposta all’inquietante episodio avvenuto lunedì scorso con l’arresto di un minorenne trovato in possesso di un chilo di hashish. Il giovane, intercettato in via Marino Fasan, tentò una reazione contro gli agenti e venne spalleggiato da alcuni abitanti che iniziarono a lanciare contro la pattuglia vasi di fiori e tegole proprio per impedirne l’arresto.
Il vuoto lasciato dai gruppi criminali storici locali, quali i Fasciani e gli Spada, ha aperto una guerra spietata per il controllo delle piazze di spaccio. E quella di Nuova Ostia è una di quelle più ghiotte. Gli investigatori stanno monitorando la situazione che al momento indicherebbe in tre componenti questa corsa al dominio territoriale: frange dei fedelissimi del clan camorrista Senese, affiliati del gruppo di Acilia vicino alla ‘ndrangheta e gli immigrati sudamericani di Ostia.
Quella di questa mattina è, comunque, una risposta dello Stato che riafferma la sua presenza anche là dove si è formato il convincimento che fosse la malavita la padrona del territorio.
La gratitudine del Prefetto
Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha espresso un «sentito ringraziamento» al questore e a tutte le forze di polizia «per i risultati ottenuti nell’ambito del vasto intervento compiuto questa mattina ad Ostia». «Una significativa ed apprezzabile operazione che conferma la costante presenza dello Stato sul territorio – afferma -, che si esprime anche attraverso continue e mirate attività di prevenzione e di controllo dello stesso».
