Roma, tentato furto di tonnellate di “oro rosso” in ex centro direzionale Alitalia: 4 nomadi arrestate

Altro tentato furto in poche settimane da parte di 4 nomadi che avevano ammassato 3,6 tonnellate di cavi in rame che, se vendute al mercato nero, avrebbero fruttato circa 29mila euro

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Roma: non trova pace l’ex centro direzionale Alitalia, vittima di un nuovo tentato furto di tonnellate di cavi in rame, anche questa volta sventato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile capitolino, dopo l’intervento del personale di vigilanza privata che ha allertato le forze dell’ordine arrivate in massa in via del Casale Somaini.

Altro tentato furto in poche settimane da parte di 4 nomadi che avevano ammassato 3,6 tonnellate di cavi in rame che, se vendute al mercato nero, avrebbero fruttato circa 29mila euro

In questa vicenda, sono stati arrestati 4 nomadi, gravemente indiziati per il furto di 3,6 tonnellate di rame per un potenziale valore, se rivendute al mercato nero, di circa 29mila euro.

L’arresto dei 4 nomadi, fatto dai carabinieri e convalidato d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, fa seguito all’analogo episodio avvenuto nello stesso posto tra metà luglio e i primi d’agosto, quando erano complessivamente stati arrestati altri 11 nomadi di etnia Rom, sempre per furto di cavi di rame e placche.

Nello specifico, in questo ultimo arresto, sono state ammanettate per lo stesso reato, 4 donne, di 35, 33, 37 e 20 anni: due di queste, identificate dalle forze dell’ordine, in particolare sono risultate essere madre e sorella di due uomini già arrestati lo scorso 16 luglio per lo stesso reato e nello stesso luogo.

La rappresentate legale dell’amministrazione straordinaria della struttura, ex Alitalia Servizi Spa ha presentato per l’episodio in questione una regolare denuncia querela.

Il rame, circa 3,6 tonnellate, contestualmente è stato recuperato e sono stati sequestrati vari attrezzi per il taglio dei cavi trovati nella disponibilità delle quattro donne indagate.

Le arrestate sono state condotto presso le aule di piazzale Clodio dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto.

Come sempre in questi casi precisiamo ai nostri lettori che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari, per la quale gli indagati devono ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva di condanna e con le prove che si formeranno nel corso del processo, fino all’ultimo grado di giudizio.

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