Roma, Sant’Egidio: pranzo di Ferragosto per 500 in via Dandolo e cocomerata in carcere

Pranzo di Ferragosto all'insegna della solidarietà e dell'amicizia con i volontari della Comunità di Sant'Egidio

Ferragosto in compagnia dei volontari della Comunità di Sant’Egidio per 500 persone che hanno partecipato al pranzo di Ferragosto e dell’amicizia, presso la mensa di via Dandolo. La festa della solidarietà ha, poi, avuto un ulteriore happening dedicato a una “cocomerata solidale” cui hanno preso parte circa 2500 detenuti del Nuovo Complesso della casa circondariale di Rebibbia.

Pranzo di Ferragosto all’insegna della solidarietà e dell’amicizia con i volontari della Comunità di Sant’Egidio

Al pranzo, basato sul più classico dei menù delle festività dedicate in onore dell’Assunta, con lasagne, pollo ai peperoni, cocomero e dolce, hanno riservato il proprio tempo libero tantissimi volontari di tutte le età e nazionalità, inclusi alcuni afghani fuggiti dalla loro terra dopo la riconquista di Kabul , avvenuta proprio nel giorno di Ferragosto di due anni fa, da parte dei talebani. Insieme a loro anziani, persone senza fissa dimora, ma anche migranti ucraini in fuga dalla loro terra devastata dalla guerra contro la Russia di Vladimir Putin.

Una risposta corale alle difficoltà superata dal bisogno di tutti i presenti di stare insieme nei giorni, tra l’altro, in cui Roma, come moltissime altre città italiane, si svuotano e la solitudine, insieme al caldo e all’umidità, la fanno da padrone relegando i meno fortunati a una condizione di isolamento più accentuata rispetto del solito.

Un evento molto importante e significativo in questi giorni in cui si parla molto, anche per iniziativa del ministro della giustizia, Carlo Nordio, delle difficili condizioni delle carceri italiane e dei suicidi verificatisi nelle ultime ore presso il carcere di Torino, richiamando l’attenzione dell’opinione pubblica, è stata la “cocomerata solidale” vissuta dalla comunità di Sant’Egidio con circa 2500 detenuti del carcere di Rebibbia. Cocomerata che è proseguita anche a Regina Coeli e presso la casa circondariale di Civitavecchia, contemporaneamente ad altre feste, pranzi ed eventi organizzati a Milano, Genova, Padova, Napoli e altri città d’Italia.

La giornata della solidarietà ha registrato consensi, plauso e inviti a rinnovare le caratteristiche di una festa utile ad arginare e mitigare le situazioni di sofferenza e di isolamento che spesso, insieme a condizioni psicologiche precarie e segnate dalla difficoltà, sono i peggiori nemici di chi non ha casa o parenti con cui condividere la propria esistenza.