Leonardo Lamma “non morì per la buca”. Il pm firma l’archiviazione bis

Secondo la procura il rattoppo su Corso Francia non avrebbe influito sull'incidente costato la vita a Leonardo Lamma

Leonardo Lamma

Capitolo chiuso per la procura: Leonardo Lamma il 19enne deceduto in moto il 7 aprile del 2022 a Corso Francia non morì per una buca su Corso Francia, a Roma. Il pm Attilio Pisani che indaga sul caso ha firmato una nuova archiviazione sul caso dopo la prima appellata dai familiari del giovane.

Secondo la procura il rattoppo su Corso Francia non avrebbe influito sull’incidente costato la vita a Leonardo Lamma

Secondo la ricostruzione del perito nominato dal magistrato il giovane ha cominciato a sbandare con la moto 20 metri dopo essere passato sull’asfalto sconnesso per una riparazione, dopo un guasto idrico.

La ricostruzione del consulente un esperto di incidenti stradali, geometra e di professione vigile urbano ha convinto il magistrato a chiedere per la seconda volta l’archiviazione dell’inchiesta nella quale si procedeva per omicidio stradale.

A convincere il consulente dell’irrilevanza del rattoppo per la perdita del controllo del mezzo è stata l’analisi del video, dove è ripreso l’incidente mortale. Il video testimonierebbe che il manubrio della moto di Lamma sia sobbalzato molto dopo il passaggio della moto sul rattoppo che creava un dislivello sull’asfalto.

Era stato il gip l’autunno scorso a chiedere un supplemento di indagine “sullo stato dei luoghi” dopo la prima richiesta di archiviazione firmata dalla procura.