Roma, malmenano i poliziotti per non farsi arrestare: ammanettati 2 pusher marocchini

I pusher marocchini hanno opposto resistenza all'identificazione ed erano in possesso di droga. Dopo una lotta senza esclusione di colpi e usando lo spray urticante la polizia è riuscita ad arrestarli

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Botte da orbi tra tre ragazze minorenni in un liceo di Roma. Foto di repertorio.

Roma: due spacciatori erano una vera e propria furie scatenate che hanno malmenato con calci e pugni i poliziotti cercando di non essere catturati dagli agenti che li avevano adocchiati durante un controllo in una delle zone della movida romana. Per questo motivo, dopo una lotta senza esclusione di colpi a calci e pugni, gli operanti sono riusciti ad avere la meglio immobilizzandoli con lo spray al peperoncino e ammanettando due pusher marocchini.

I pusher marocchini hanno opposto resistenza all’identificazione ed erano in possesso di droga. Dopo una lotta senza esclusione di colpi e usando lo spray urticante la polizia è riuscita ad arrestarli

Tutto era nato durante un controllo verso le 2 di domenica scorsa, 30 luglio, quando tra le strade del quartiere capitolino di San Lorenzo, gli agenti avevano notato movimenti strani da parte di un 40enne e di un 32enne entrambi originari del Marocco e si erano avvicinati a loro per identificarli.

Capito d’essere ormai a un passo dall’arresto, la coppia di africani ha iniziato a picchiare i poliziotti del vicino commissariato di San Lorenzo, all’interno di strade gremite come sempre durante il fine settimana, soprattutto nelle notti d’estate.

Tutto questo non prima d’aver buttato un pacchettino con 45 grammi di hashish, recuperato e confiscato rapidamente dalla polizia, trovato sotto a una macchina parcheggiata in strada.

Ridotti all’impotenza e arrestati, ora i due pusher dovranno rispondere dell’accusa in qualità d’indagati per il doppio reato di resistenza a pubblico ufficiale e prima ancora di quello di detenzione di droga ai fini di spaccio e sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Similmente un altro marocchino, sempre nella stessa giornata di domenica scorsa, 30 luglio, è stato bloccato in macchina su via della Maglianella, a Roma, perchè andava troppo veloce a bordo di un’auto sulla quale poi i carabinieri hanno trovato merce rubata.

Esteso il controllo e compreso che si trattava di un volto già noto alla forza pubblica, i militari dell’Arma hanno trovato nel garage del palazzo in uso all’indagato 66 computer e 11 tablet risultati anche questi rubati e lo hanno denunciato per ricettazione, in attesa di approfondire i rilievi sulla sua posizione e procedere a rintracciare la provenienza di tutta la refurtiva per restituirla ai legittimi proprietari.

Come sempre ricordiamo ai nostri lettori che tutti gli indagati vanno considerati come presunti innocenti, dato che ci si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e che va attesa una definitiva sentenza di condanna con le prove che eventualmente si formeranno nel corso del processo, fino all’ultimo grado di giudizio.

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