Roma, nel garage aveva 66 pc e 11 tablet rubati: 43enne marocchino denunciato

Sorpresi dal nervosismo del denunciato durante un posto di blocco, i carabinieri hanno trovato cuffiette e un ipad rubati e deciso di perquisire anche casa e garage del marocchino

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Roma: nel suo garage aveva una vera e propria fornitura di computer e tablet rubati che erano pronti man mano per essere rivenduti dopo essere stati rubati, ma il suo business è stato interrotto con la confisca e la denuncia da parte di un 43enne marocchino da parte dei carabinieri di Montespaccato.

Sorpresi dal nervosismo del denunciato durante un posto di blocco, i carabinieri hanno trovato cuffiette e un ipad rubati e deciso di perquisire anche casa e garage del marocchino

Adesso il nordafricano 43enne dovrà, oltre alla denuncia, rispondere presso l’Autorità Giudiziaria del reato di ricettazione, dopo essere stato sorpreso ieri, domenica mattina, 30 luglio, duranta un blitz preparato già in precedenza dalle forze dell’ordine, che lo pedinavano da tempo dato che il marocchino era da tempo noto alle forze dell’ordine marocchino è ascondeva pc e tablet rubati nel suo garage.

Questa merce, tutta sottratta in vario modo da veicoli in sosta e con altre tecniche fraudolente, se venduta al mercato nero avrebbe fruttato migliaia di euro.

Tutto è nato durante un posto di blocco fatto dagli operanti ieri mattina in via della Maglianella, dove i carabinieri hanno sorpreso l’uomo ad andare davvero troppo forte a bordo di un’auto e, durante la sua identificazione, il 43enne si è mostrato molto nervoso, spingendo la forza pubblica ad approfondire i rilievi su di lui.

Dopo aver scoperto che l’uomo era già monitorato da tempo dai carabinieri stessi, questi ultimi hanno deciso di perquisire la macchina e già in questo momento sono stati trovati nell’auto cuffiette airpods e un Ipad entrambi rubati ad un autovettura il giorno prima.

Proseguendo nei rilievi a casa dell’indagato, si è scoperto il “vaso di Pandora”, con, all’interno del garage di pertinenza dell’abitazione dove il marocchino abitava, altri 11 tablet e 66 computer portatili oltre ad accessori come cuffiette e materiale d’elettronica.

Alla fine delle indagini, che proseguiranno in seguito anche per capire da dove provenga tutta la refurtiva e restituirla ai legittimi proprietari, l’uomo è stato denunciato e segnalato all’Autorità Giudiziaria, con la sua posizione che verrà chiarita ulteriormente nei prossimi giorni.

Anche per i denunciati, come sempre ricordiamo ai nostri lettori, in attesa dell’eventuale processo, vale la presunzione di non colpevolezza, con le prove che si formeranno se e quando ci sarà un processo, fino all’ultimo grado di giudizio e se ci sarà una eventuale sentenza definitiva di condanna.