Roma, a fuoco l’autorimessa di un residence sommersa da mobilio e rifiuti: 200 sfollati

A fuoco l'autorimessa di un residence cosparsa da tempo da rifiuti e mobilio, in una serie di incendi che non danno tregua alla Capitale

Immagine di repertorio

Roma: con l’arrivo della stagione estiva anche dal punto di vista metereologico si sta perdendo il conto dei numerosi incendi che hanno colpito la Capitale in varie aree, come raccontatovi in altri nostri articoli recentissimi.

A fuoco l’autorimessa di un residence cosparsa da tempo da rifiuti e mobilio, in una serie di incendi che non danno tregua alla Capitale

Balduina, Portuense e non va dimenticato il rogo che ha ridotto in un cumulo di macerie affumicate un residence capitolino in via di Val Cannuta, arteria incastonata tra i quartieri romani di Montespaccato e Primavalle, con decine e decine di famiglie sgomberate per un rogo che ieri, lunedì 26 giugno ha creato il panico all’interno del fabbricato.

Oltretutto va ricordato anche l’incendio misterioso che a Colli Aniene ha devastato un’altra palazzina e terrorizzato gli inquilini di uno condominio nella zona Est di Roma, lo scorso 2 giugno, e sul quale proseguono le indagini per stabilire le esatte responsabilità e per il quale ci sono già stati degli arresti.

Tornando all’episodio di via Val Cannuta, non c’è stato fortunatamente nessun ferito ma sono attualmente oltre 200 sfollati e cospicui sono stati i danni al residence, con l’incendio originatosi a partire da un garage parzialmente interrato dello stabile, avvenuto per cause ancora da accertare verso le 3 di notte del 26 giugno.

Famiglie intere ora sono nel panico impossibilitate a tornare a casa loro, con le fiamme che potrebbero essere di origine dolosa. In proposito si tengono vive tutte le piste, dato che si sono sprigionate a partire da gigantesche cataste di rifiuti e mobilio abbandonati nei pressi dell’autorimessa.

Sul posto i carabinieri del nucleo Radiomobile, la polizia locale del XIII Municipio capitolino e i vigili del fuoco, con servizi di soccorso anche per portare acqua potabile a questi nuclei abitativi che ora sono nel dramma, in quello che da tempo di fatto non era più usato come garage, sua destinazione originaria, ma era diventato un ricettacolo di materiali di scarto di vario tipo, terreno ideale per far divampare un rogo.

Al momento dunque l’ordinanza anti-roghi diramata già da tempo dal sindaco di Roma Gualtieri, anche in anticipo rispetto allo stesso periodo di un anno fa, per vari motivi non sta sortendo gli effetti sperati, ovvero garantire la sicurezza dei cittadini, rafforzando multe e controlli, in un’estate appena iniziata ma che già si annuncia rovente.

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