Il 18 agosto dello scorso anno entrarono nei Musei Vaticani e, raggiunta la statua del mito greco di Laocoonte, vi si incollarono al basamento con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni irreversibili provocati al clima dall’uso di combustibili fossili. Ieri è arrivata la sentenza: nove mesi di carcere tramutati in una multa di 1500 euro ciascuno più 28mila di risarcimento per i danni provocati.
Ad agosto 2022 si incollarono alla statua di Laocoonte nei Musei Vaticani. Il Tribunale dello Stato Pontificio hanno condannato gli attivisti di Ultima Generazione
Il tribunale vaticano ha condannato Ester Goffi e Guido Viero, i due attivisti di Ultima Generazione, al termine dell’udienza svoltasi ieri, lunedì 12 giugno. Assolta Laura Zorzini che li aveva filmati. Il 18 agosto fecero un’azione dimostrativa all’interno dei Musei vaticani incollando le loro mani al basamento della statua del mito greco di Laocoonte spiegando così il loro gesto eclatante: “La statua ricorda la triste sorte alla quale andò incontro il sacerdote greco nel tentativo di salvare sé stesso, i propri figli e i cittadini tutti. Nel nostro movimento ci sono genitori, ci sono figli, uniti dalla volontà di spingere il mondo della politica a fare le scelte giuste per arginare il cambiamento climatico prima che sia troppo tardi”.
Il tribunale Vaticano non ha accettato la “provocazione” e si è espresso con una condanna esemplare, nonostante, lamentano gli attivisti, nessun danno sia stato provocato all’opera d’arte. “Condannati e condannate per aver fatto la cosa giusta ossia disobbedienza civile nonviolenta portando attenzione sul collasso climatico a cui stiamo andando incontro investendo in combustibili fossili” commentano da Ultima Generazione.
“Ci domandiamo – proseguono gli attivisti – se arriverà anche la condanna del Pontefice – data la determinazione con cui Papa Francesco parla di lotta alla crisi climatica – e, soprattutto, contro di chi sarà la condanna? Contro di noi oppure contro chi, investendo nel fossile, ci sta condannando a morte?”.
Gli attivisti attraverso i loro canali social chiedono ai sostenitori anche una partecipazione alle spese legali.
Ultima Generazione è a processo anche presso il Tribunale di Roma (leggi qui) per aver imbrattato la facciata di Palazzo madama, sede del Senato (leggi qui).
